La bufala della «propaganda gay» su Rai YoYo
Bisogna fare attenzione ai programmi di Rai YoYo perché fanno «propaganda gay». È questo l'allarme che sta rimbalzando nelle ultime ore su varie pagine omofobe di Facebook. La fonte della notizia è un blog che pubblica una presunta «testimonianza di una madre contro la propaganda omosessuale su Rai yo-yo nei programmi per bambini».
Il dito viene puntato contro una fiaba intitolata "Le due mamme". La donna dice che lei e il marito sono «rimasti sconcertati da tutti i messaggi subliminali e perversi, da quello che oggi viene definito la normalità, contro i valori della vera famiglia formata da mamma papà e figli; dell'amore puro e sincero tra amici e non quello ambiguo. Infine l'elemento più terrificante è stato nel finale della favola, l'eliminazione dell'unicità della madre». Conclude così suo discorso affermando: «Ma in che mondo stiamo vivendo e dove dobbiamo far crescere i nostri figli?».
Dato che viene persino fornito il link alla fiaba incriminata (in realtà trasmessa nel dicembre del 2014) è possibile ascoltare tutta la storia. E lo sconcerto c'è, eccome se c'è. Peccato che sia generato da come due genitori sostengano di non essere in gradi di comprendere il significato di una fiaba per bambini!
La storia è semplice: due amiche per la pelle trovano un cucciolo e ognuno di loro vorrebbe adottarlo. Non riuscendo a mettersi d'accordo, la nonna dice loro: «Pensate a Sebastien, quel bellissimo bambino della vostra classe che vive con la famiglia qui accanto. La signora che ogni mattina lo accompagna a scuola non è la sua mamma. Lui però la ama come se fosse una seconda mamma perché lei si prende cura di Sebastien da quando è nato. Nel cuore c'è spazio per tutti e l'amore è infinito». A quel punto le due bambine si mettono d'accorso e dicono: «Allora anche il nostro cucciolo avrà due mamme, due case, due di tutto».
Non è difficile comprendere che la storia non stia parlando di gay o di famiglie omogenitoriali, ma di famiglie divorziate. La lite fra le due amiche pare rievocare i litigi che i bimbi potrebbero aver vissuto con i loro genitori, così come la compagna del padre viene indicata come una persona che vuole bene al ragazzo anche se non è la madre. Ci sono due case e non ci sta facendo un torto a nessuno se si vuole contemporaneamente bene alla mamma e alla compagna di papà.
Dinnanzi ad una fiaba che vuole semplicemente rassicurare i figli delle coppie divorziate, si può davvero essere così accecati dall'odio da non riuscire a comprendere una tale evidenza? Il tutto, ovviamente, presupponendo che non ci sarebbe assolutamente nulla di male se Rai YoYo dovesse decidere di raccontare storie che possano raccontare anche famiglie omogenitoriali.