L'Isis torna ad uccidere due gay (e Gasparri strumentalizza l'accaduto)
L'Isis è tornata a colpire e ha diffuso le drammatiche immagini di due ragazzi lanciati da un tetto e lapidati a morte solamente perché gay. I fatti si sono verificati nella città di Palmyra ed il califfato non ha mancato di immortalare la scena in un video probabilmente destinato ad ottenere visibilità.
A fornirgli quella visibilità ci ha pensato Maurizio Gasparri, attuale vicepresidente del Senato, che non ha perso l'occasione per strumentalizzare i fatti a fini politici. È attraverso Twitter che l'esponente del Pdl ha lanciato accuse verso le associazioni gay, sostenendo che siano rimaste in silenzio dinnanzi a quanto accaduto.
Considerata la vicinanza di Gasparri all'integralismo cattolico (animato da ideologie simili a quelle dell'integralismo islamico, nonostante i mezzi scelti siano fortunatamente diversi) c'è da immaginare che l'unico obiettivo di quel messaggio fosse quello di gettare fango contro l'associazionismo lgbt e tentare di rilanciare la sua crociata contro immigrati e mussulmani. Tant'è vero che solo poche ore più tardi era già impegnato a sostenere che Obama non dovesse occuparsi dei diritti delle persone lgbt che vengono uccise o incarcerate in Africa dato che, perlomeno a detta della Manif Pour Tous, ci sarebbero «3000 emergenze» proprietarie rispetto al diritto all'esistenza di gay e lesbiche.
Ed infatti anche i suoi sostenitori si sono uniti tutti nell'invocare un razzismo di stato. Qualcuno dice che la Boldrini è troppo «buonista» e che sia necessario usare la forza contro i mussulmani. Altri si divertono a deridere le vittime e domandano se si trattasse di Crocetta e di Vendola. Un altro aggiunge che «le associazioni gay sono buone solo a sfilare in mutande per la gioia di Marino». Un altro sostiene che «le associazioni femministe proferiscono non parlare degli stupri dei falsi profughi».
Insomma, pare che la loro priorità sia quella di attaccare gli stranieri attraverso generalizzazioni che neghino le responsabilità personali ma giudichino un intero popolo attraverso il pregiudizio (un po' come facevano i nazisti con la loro idea di razza). Il tutto, possibilmente, cercando sempre di fare quanta più confusione possibile su quale sia differenza fra religione ed integralismo.
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