Un vescovo spagnolo vieta ad un transessuale di poter essere il padrino al battesimo del nipote
Un 21enne spagnolo si è visto rifiutare la possibilità di poter essere il padrino al battesimo del nipote. Pare che il parroco fosse intenzionato ad affidargli quel ruolo ma abbia cambiato idea una volta contattata la diocesi.
A quel punto Alex Salinas si è appellato al vescovo Rafael Zornoza, il quale ha sostenuto che il parroco sia stato «gentile e comprensivo» nel dire a Salinas che non avrebbe potuto ricoprire alcun ruolo «a causa dei requisiti canonici che prevedono che i padrini vivano secondo la fede». A suo dire, infatti, un transessuale non può aspirare a nulla di più che «incoraggiare spiritualmente e aiutare il bambino a vivere la fede» senza poter essere parte attiva di una Chiesa che non lo vuole accettare a causa del suo orientamento sessuale.
Il vescovo ha strenuamente difeso la decisione, sostenendo che «nessuno dovrebbe essere sorpreso se qualcuno non può essere ammesso a causa delle sua scelte di vita».
Un parlamentare spagnolo ha già provveduto ad avviare un'indagine per capire se quella posizione possa essere ritenuta un crimine d'odio e se la discriminazione perpetrata della diocesi possa essere perseguita in tribunale.