Arrestato uno dei teologi di Fatima con l'accusa di abusi sessuali su una ragazzina


Le forze dell'ordine hanno fatto scattare le manette ai polsi di Solideo Paolini, 45enne abruzzese, padre di tre figli, teologo e presidente del circolo "Cattolici per la tradizione", una setta riabilitsta da Benedetto XVI che sposa i principi della Chiesta tradizionalista, fedeli al cattolicesimo professato precedentemente al Concilio Vaticano II.
L'accusa è gravissima: l'uomo avrebbe approfittato proprio del suo ruolo di guida della comunità tradizionalista per abusare sessualmente di una ragazzina, affidatagli con il compito di "educarla". Secondo la ricostruzione degli investigatori, il teologo avrebbe approfittato della fiducia della giovane per farla spogliare, toccarla ed indurla a compiere atti sessuali. Avrebbe anche consumato rapporti sessuali con la minore in alcuni alberghi della provincia.
Quando la piccola ha confidato l'accaduto alla madre, la donna l'ha convinta a bruciare uno dei diari in cui l'adolescente aveva scritto il raccontato quegli incontri, chiedendole poi di non dire niente a nessuno.
Fortunatamente la storia è però giunta all’orecchio dei servizi sociali che hanno tolto la minore ai genitori e l’hanno affidata a una casa di accoglienza. Solo a quel punto la storia è potuta venire a galla.

Incredibili sono le motivazioni con cui alcuni paesani hanno difeso il presunto aggressore. Ad esempio è dalle pagine del Resto del Carlino che il tabaccaio afferma: «Non è possibile perché quell’uomo è profondamente religioso, sorridente e con una parola buona per tutti. Ci ripeteva sempre "Che il signore vi benedica", è una persona che si è mostrata sempre corretta. Anzi semmai appare fin troppo osservante, quasi integralista. A casa ha fatto costruire una chiesa in cui si celebra messa secondo i principi della sua fede».
Insomma, ancora una volta passa l'idea che basti proclamarsi religiosi per essere brave persone e che è sempre la donna ad avere la "colpa" delle violenze subite.
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