L'arcivescovo di Ferrara sostiene che siano i gay a discriminare chi li discrimina

C'è da chiedersi se Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, sia convinto che gli ebrei discriminassero i nazisti nell'avere da ridire sul loro sterminio.
È infatti simile la posizione con cui il religioso dissemina odio contro i gay per il loro aver manifestato contro le solite false tesi propagandate per creare isteria fra i cattolici contro fantomatiche "ideologie gender" (la cui inesistenza è dimostrata anche da come si sostenga di di doverle contrastare attaccando altri settori, come il riconoscimento delle coppie gay).
In una surreale intervista rilasciata al Giornale di Vicenza, Negri afferma che: «i gay sono i primi a discriminare» e che «l’intolleranza è sempre segno di ignoranza». Peccato che nella sua visione, l'intolleranza sarebbe quella di chi non accetta di non avere diritti perché qualcun altro vuole tenersi stretti i propri pregiudizi.
L'uomo ha poi aggiunto: «Queste persone che si sentono discriminate, alla fine sono le prime a discriminare chi non la pensa come loro. Ed è per questo che dico che l'intolleranza nasconde l'ignoranza. Ora che l'omosessualità sta ottenendo un riconoscimento sociale pensano di essere il meglio del meglio. Ma fino a poco tempo fa l'omosessualità era considerata un'anomalia».
Il religioso si è anche detto favorevole alle scuole parentali, nelle quali verranno ospitati bambini allontanati dai propri coetanei in modo che siano educati all'omofobia per volere dei loro genitori.


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