L'integralismo cristiano che critica il Papa e loda Putin
L’associazione Torre appare il braccio allungato di Mosca. È partner di varie realtà russe e di organizzazioni omofobe come i Giuristi per la vita e Provita onlus, motivo per cui appare lecito ipotizzare che gli obiettivi siano condivisi (tant'è che anche Provita onlus ha organizzato varie conferenze volte a sostenere che la Russia rappresenti la cristianità a cui loro aspirano).
Spesso, però, chi li ammira per la loro legittimazione all'omofobia non ha idea di qualo siano le loro altre rivendicazioni. In un recente articolo attaccano Papa Francesco per la sua apertura ad ebrei e mussulmani. Lamentano che «se l’ebraismo e l’islam non riconoscono la SS. Trinità e Nostro Signore Gesù Cristo quale Messia e Dio, come possono i cattolici averne il medesimo “dio” in comune? Non sarà che si sta cercando di sminuire la figura di Nostro Signore Gesù Cristo da Dio a solo uomo?».
L'impressione è che ancora una volta si stia sostenendo l'abbandono di Roma per invocare una sottomissione all'ortodissia russa. La loro venerazione per Putin viene infatti ben chiaro in una serie di altri articoli, come quello tratto da La Nuova Bussola Quotidiana (giusto a dimostrazione di come tutti questi giirnali siano collegati) in cui si loda il presidente russo per aver eretto un'enorme statua di un santo cristiano.
Si parla di di un presidente amato dai cristiani, si condannano le sanzioni europee nei suoi confronti e lo si definisce come un «difensore dei cristiani balcanici e mediorientali in terra islamica».