Monsignor Mogavero denuncia l'ipocrisia di chi usa la religione solo per legittimare la discriminazione


«Quelli che ora si stracciano le vesti perché noi vescovi siamo accanto a chi soffre sono gli stessi che fino a qualche anno fa sgomitavano in piazza ai Family Day per accreditarsi come politici cattolici». È quanto dichiarato da monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e delegato in Sicilia per le migrazioni e la Caritas.
Ancora una volta, dunque, si evidenzia l'ipocrisia di una politica che si dichiara cattolica solo quando si tratta di negare i più basilari diritti alle coppie gay, ma attacca la curia quando la richiesta è quella di accogliere i migranti che stanno scappando da guerre e morte. Per loro non c'è posto, dato che è evidente che i riferimenti a Dio siano solo una scusa per legittimare una posizione volta a garantire che nessuno possa mettere in discussione lo status quo della società, sostenendo che i diritti altrui possano essere tranquillamente calpestati se non si ha un guadagno diretto. Se so è etero, allora va bene discriminare i gay. Se si ha avuto la fortuna di nascere in Italia, allora gli altri devono morire a casa loro senza dar fastidio.
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