Amato contro il Comune di Milano: basta informazione contro il terrorismo gender

Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, è uno fra i principali attori del terrorismo gender. Da mesi gira l'Italia con conferenze di disinformazione basate su mere mistificazioni che possano alimentare paura e odio. Un'azione che pare anche avere una precisa connotazione politica dato che l'avvocato non ha mai perso occasione per lodare l'operato discriminatorio della Lega Nord (che spesso sponsorizza i suoi convegni anti-gay) e per sparare a zero contro quelle sinistre che non si piegano ai suoi diktat.

Dinnanzi ad un incontro formativo promosso dal Comune di Milano, è dalla pagina Facebook del suo gruppo che viene lanciato un attacco politico: «Povera Milano, da chi sei amministrata? -scrivono- Mentre il Comune fa lezione di Gender noi stiamo organizzando un grande evento informativo con l'avv. Amato e La Manif Pour Tous Italia».
Ecco dunque che l'informazion è il male mentre la propaganda del pensiero unico catto-fascista viene presentata come l'unica soluzione per affrontare «la grande minaccia» del gender. Peccato che l'articolo di Libero che viene linkato appaia abbastanza esplicito nelle sue rivendicazioni omofobe, asserendo:

Ieri sera lo scopo era solo uno: sfatare il «mito» che vuole che, parlando di gender nelle scuole, si faccia solo male ai bambini. Due le domande fondamentali a cui si è cercato di dare risposta: che cos’è realmente il «gender» e davvero dilagherà nelle scuole italiane? E come è stato possibile che contenuti di questo genere si siano diffusi a macchia d’olio in quella che appare un’operazione di propaganda senza precedenti? «L’errore è affrontare la questione gender con la logica della paura» ha esordito Majorino durante il suo intervento per cui la colpa di questa «paura del gender» è da ricondurre anche a quello che ogni giorno viene scritto «su certa stampa su cui c’è il racconto di quello che non dobbiamo essere». Al bando dunque l’omofobia e una piena apertura a una famiglia mista, composta a volte anche da due mamme e da due papà.

Il messaggio che viene lanciato è chiaro: la fantomatica ideologia gender esisterebbe e bisogna averne paura perché che c'è il rischio che l'omofobia possa essere contrastata e che ci possa persino essere accettazione per le famiglie omogenitoriali. Sia mai che il mondo possa essere un posto migliore e più inclusivo!
Per proprietà transitiva, dunque, si dovrebbe anche dedurre che le conferenze di Amato siano volte proprio ad alimentare omofobia e odio sociale verso le famiglie composte da persone dello stesso sesso.


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