Amato a Radio Padania: «Il gender è pericolosissimo ed è nazismo. Dobbiamo reagire alla dittatura della magistratura»
Ormai non bastano più i convegni omofobi organizzati da Maroni o gli ordini del giorno in cui si chiede che le scuole organizzino lezioni di omofobia. La Lega Nord ha capito che dopo i decenni passati ad alimentare odio verso i meridionali o verso gli immigrati, i gay sono un nuovo gruppo di persone che può essere sfruttato al fine di ottenere voti dall'elettorato più intollerante. Ma perché il piano funzioni è necessario fomentare la paura. Ed è forse con quello scopo che Radio Padania ha inaugurato un programma terroristico settimanale intitolato "Pomeriggio gender".
Stando alle parole del conduttore, lo scopo sarebbe quello di «cercare di spiegare che cos'è [il gender] e cercare di spiegare se veramente può essere pericoloso per i nostri bambini oppure se è una cosa un po' esagerata». Ma diventa veramente difficile ritenere che si voglia davvero far luce sull'argomento nell'apprendere che a parlarne sia stato chiamato un personaggio ideologizzato come Gianfranco Amato (peraltro già intervenuto anche in passato su quelle frequenze proprio per alimentare l'isteria gender, così come è risultato ospite fisso a varie manifestazioni organizzate dalla Lega sempre per diffondere la sua disinformazione).
L'intervista si è aperta con una vergognosa ironia sul fatto che qualcuno abbia osato criticare la figura di Amato, al punto che l'avvocato esordisce sostenendo che «Se vivessimo in una democrazia, queste cose non sarebbero concepibili». Insomma, si parte con il solito vittimismo di chi vuole passare per martire mentre gira l'Italia a diffondere una disinformazione finalizzata ad alimentare odio e violenza. Tant'è vero che l'uomo si è subito lanciato anche nel sostenere che «viviamo in una dittatura, nella dittatura del pensiero unico». Se sarebbe difficile non dargli ragione nell'osservare come il governo Renzi abbia calpestato i diritti costituzionali di migliaia di cittadini alla prima richiesta di Bagnasco, il problema è che Amato sostiene che la «dittatura» sia quella che non gli permetterebbe di discriminare quanto vorrebbe.
A dargli man bassa ci ha pensato il conduttore che, dopo aver affermato che «ci stanno accerchiando», si lancia nel raccontare che quella mattina è rimasto allibito nell'aprire Whats App e nel vedere che «tra le cose dove schiacci e vengono fuori le faccine ci sono anche due mamme con bimbo, due papà con bimbo, due donne con cuoricino vicino e due uomini con il cuoricino vicino». Insomma, ci si dice scandalizzatati per le emoticons già criticate il mese scorso da Putin.
Ovviamente Amato gli da ragione e sostiene che i poteri forti abbiano già deciso tutto. Poi aggiunge: «Se andate a Vienna ci sono i semafori dei pedoni e sono stati introdotti i semafori gay-friendly. Avete due omini che si abbracciano per il rosso. Due omini che si tengono per mano con il cuoricino per il verde. Due donnine che si abbracciano e due donnine... Siamo già al ridicolo. Il problema è che questa cosa quo piace molto all'Europa e molto probabilmente l'avremo anche qui in italia». Ed è qui che casca l'asino, perché immediatamente viene mostrato come il tema sia utilizzato per far leva politica sull'anti-europeismo leghista. Se appare assai improbabile che l'Italia si possa cimentare in un qualcosa si così civile, interessante è notare come venga omesso che quella sia stata un'installazione provvisoria in occasione del Vienna Pride. Insomma, va bene spendere migliaia di euro per bardare Napoli in vista della visita del Papa, ma non va bene se uno stato estero spende cifre assai meno considerevoli per un qualcosa che possa manifestare il proprio appoggio all'uguaglianza.
Ma al di là della consueta modalità di disinformazione, dove le notizie vengono decontestualizzate e rigirate per sostenere le proprie tesi, una menzione particolare deve necessariamente essere riservata alle telefonate di radioascotatori che ben sottolineano gli effetti devastanti dell'isteria gender.
Ad aprire le danze è Marisa di Olgiate Comasco che esordisce dicendo:
Io ho veramente paura perché siete solo voi che parlate di questa teoria. La gente non la conosce e tutti sono resi ignoranti. Quindi battetevi. Battetevi. Ma cercate di trovare qualcuno che lo dica nella sporca televisione. Perché io ho dei bambini, dei nipotini. Li mando in una scuola privata ma non è neanche giusto mandarli in una scuola provata perché non tutti possono. E quindi combattete, combattete, combattete.
In tutta risposta il conduttore le ha risposto dicendo che «su Internet circola la notizia che l'unica soluzione per salvare i nostri bambini sono le scuole parentali».
Segue poi la telefonata di un uomo di Crema che dice:
No, niente. A me sembra di vedere un film degli anni '30 o '40. Quando è uscito il fascismo. Queste imposizioni, doveri e neanche più un diritto. Però mi fa specie perché tutto questo è nascosto. Perché nasconderla se è una cosa che non va a creare problemi. Anzi, dicono di utilità per i bambini che poi ognuno ha le sie idee. C'è sempre di messo il colore rosso. Non è che ci discostiamo di tanto.
Anche in questo caso non manca il commento del conduttore, fin troppo pronto nel dire: «Di colore rosso ma anche bianco perché i vescovi fanno finta di non sapere niente. Addirittura la diocesi di Padova dice che "No, assolutamente. Nella riforma della scuola quel famoso comma 16 dell'articolo 1 della legge 107/2015 non parla di gender ma di contrasto alla violenza di genere" e quindi cosa cacchio diciamo e perché facciamo tutto questo allarmismo?».
Si arriva così alla telefonata di Stefano:
Visto che quelli della teoria gender dicono che tutto è così naturale, io proporrei un esperimento: mettiamo mettiamo su una bella isola una coppia di gay maschi, su un'altra isola un'altra coppia di gay lesbiche e su un'altra isola una coppia normale. Dopo novant'anni andiamo a vedere cosa ne rimane. Chi si ferma alla prima generazione e chi sopravvive e poi vediamo dov'è la naturalità delle cose.
Il solito conduttore interviene anche in questo caso, interpellando Amato nel domandargli: «È chiaro che stiamo parlando di cose non naturali nell'avere un bambino fra due uomini o due donne. Però ci sono già delle forzature, caro avvocato Amato, e chi pretende di avere figli anche se non potrebbe averli. Si può forzare tranquillamente con ormoni sino ad arrivare fino all'utero in affitto. Sono cose già possibili fra un uomo e una donna e allora uno dice, ma perché allora, visto che forziamo la natura, perché non rendere possibile tutto ciò anche tra due uomini o due donne? Se sono in grado di amare una bambina, perché una coppia etero può forzare la natura e una coppia gay no?».
In risposta, Amato dice: «Intanto la natura non va forzata mai. Io voglio vedere questi ecologisti reagire anche su questo, perché ci sono gli ogm ma ci sono anche gli ogm naturali. Ogni volta che la natura viene forzata è sempre un lato negativo. Poi c'è anche un altro aspetto, il business. Ué, gli ovociti che utilizzano i due maschietti non sono donati. La donazione è un falso. Sono comprati. Il rapporto è mercimonio. Compravendita. E sapete dove vengono acquistati gli ovociti? Nei campus universitari americani».
Parte così la solita filippica che è solito ripetere ad ogni occasione (per chi volesse approfondire basta leggere l'articolo dedicato al precedente intervento di Amato a Radio Padania dove sono state utilizzate le stesse identiche parole). Da notare è come tutto il suo discorsi ignori bellamente come nella domanda si stesse parlando dei maternità surrogata a cui gli etero (peraltro in numero assai maggiori dei gay), lasciando intendere che il problema sia rappresentato dai gay. Non a caso si è improvvisamente passati a parlare dei «due maschietti» come se fossero loro la causa della maternità surrogata (ed ovviamente escludendo a priori l'ipotesi dell'adozione data che in Italia non esiste solo perché gente come lui vuole sia vietata).
Interessante è anche come il suo considerare "una forzatura" la scienza medica porterebbe a sostenere la necessità di vietare tutti i farmaci che non crescono sugli alberi (dall'aspirina ai medicinali salva vita). Allo stesso modo fa riflettere come Amato accusi le femministe di aver creato quella che lui chiama "Ideologia gender" ma poi si metta a strillare: «Ma le femministe dove sono finite??? Perché qui non ci sono donne che vendono il proprio corpo. Peggio. Qui ci sono donne costrette a vendere organi umani».
Si torna alle telefonate con Susanna che, citando un referendum di cui non viene dato notizia nel programma, afferma:
Io vi sto ascoltando allarmata. Non ho figli piccoli e non ho nipoti, però quella del referendum non la sapevo. Io sicuramente andrò e farò anche della pubblicità. Mi stavo ponendo questo quesito che vi pongo: come pensano questi stronzi di farla franca con gli extracomunitari nelle scuole perché penso proprio che non accetteranno una cosa del genere. E' forse la prima volta che sto alla finestra a guardare con piacere queste classi miste.
Si passa ad un'altra telefonata:
Sto rabbrividendo. Ma tutte queste cose qui non erano già state fatte dai nazisti nelle loro ricerche genetiche? Questa cosa qui è da nazisti. Non solo. Ho l'impressione che l'Occidente si stia scavando la fossa con le proprie mani perché arrivano dai Paesi islamici questi che hanno una forte identità e distruggeranno completamente. Già l'Occidente si sta auto-distruggendo con queste pratiche assurde e naziste. Queste sì che sono pratiche naziste perché io ricordo che erano i nazisti che stavano facendo gli studi di questo tipo. Sono dei nazisti terrificanti.
Dopo uno spot all'ennesimo convegno omofobo che Maroni sponsorizzerà con il logo di Expo, si passa alla telefonata di Luca da Treviso:
Allora, io ho due bambini, uno di nove e uno di cinque, che si appresteranno a vedere questo nuovo mondo con occhi diversi se tutta questa cosa qui va in porto. Ma io vi chiedo un'altra cosa. Ammesso e non concesso che possa succedere una cosa così, perché io finché avrò vita e finché avrà una goccia di sangue in corpo, mai e poi mai succederà una cosa del genere ai miei figli. Ma come potranno poi convivere l'ora di religione con l'ora gender o come cacchio la vorranno chiamare? Insegno una cosa ai bambini e poi gli insegno un'altra cosa? Ma come faranno poi questi bambini a crescere?
E come al solito il conduttore aggiunge: «Ci faranno delle domande e noi ci incazzeremo perché gli avranno insegnato delle cose senza avvisarci». Ma, ahinoi, pare probabile non stesse parlando di quei professori di religione che senza avvisare i genitori vanno in classe a dire ai loro figli che se sono gay allora sono "sbagliati".
Si passa così alla telefonata di Enzo da Galiate, il cui discorso era fuori tema ma ben ci inquadra il sentimento d'odio che accomuna le persone sui cui Amato intende far presa con l'isteria gender:
Se posso variare un attimo il tema, vorrei suggerirsi vi riguardare il servizio di ieri sera de La7, dove un professore un professore ha adottato, tra virgolette, sei extracomunitari e poi facendo i conti delle spese che poi sostiene, ci ha messo dentro tutta la famiglia. Quindi con i soldi degli estracomunitari si mantengono in dodici ed il titolo era "adottati questi extracomunitari senza guadagnarci un soldo". Quindi trasmessa da La7 e dal tuo amico di Radio 24.
Tornata la parola ad Amato, l'avvocato ha precisato che da qui a dicembre passerà ogni singola serata ad alimentare l'isteria gender attraverso le sue conferenze sparse per l'Italia (ed interessante sarebbe anche capire chi capire chi finanzi tutto ciò, dato che una simile agenda non gli permette certo di poter continuare a lavorare come avvocato, ndr).
Poi, tonando ad ostentare il suo vittimismo e la sua propensione all'auto santificazione, Amato non ha mancato di sostenere che «qualcuno mi ha suggerito di non comunicare le date dei convegni in anticipo ma io a questo punto me ne frego». L'impressione è che volesse mostrarsi come un qualcuno che rischia la vita (anche se sino a prova contraria nessuno l'ha mai sfiorato e sono le vittime dei suoi convegno a venir uccisi o picchiati nelle scuole o nelle case di sedicenti cattolici, ndr) forse al solo fine di far passare l'idea che lui sia un martire e che i gay siano gente cattiva da temere. Il tutto con il conduttore che gli faceva da spalla nel dire: «Ma perché ce l'hanno tanto con te? Hai offeso qualcuno». Bhe... dinnanzi a chi diffonde ignoranza e odio forse non varrebbe neppure la pena di prendersi la briga di rispondere, anche se purtroppo l'intento politico di simili frasi appare evidente.
Ma ancor più evidente è la strumentale risposta fornita da Amaro, il quale dice: «La cosa interessante è questa. Se dicono che l'ideologia gender non esiste e noi parliamo di cose che non hanno senso, dovrebbero ridere. E invece no. Diventiamo l'anticristo, terrorista nazista. Se siamo degli stupidi che parlano di cose che non esistono». Peccato che al solito l'avvocato abbia omesso una parte della storia, ossia che in nome di una cosa che non esiste si rivendica l'interruzione di qualunque azione di contrasto al bullismo omofobo, si chiede che i figli dei gay siano privati dei loro diritti e che le unioni fra persone dello stesso sesso non siano riconosciute.
Effettivamente coi sarebbe da ridere dinnanzi a chi sostiene che qualcuno voglia dire ai ragazzi che «possono scegliere se essere maschi o femmina» o che dinnanzi alle linee guida dell'Oms dice di averci trovato scritto qualcosa che inviti «ad insegnare ai bambini di quattro anni a masturbarsi». È follia e lo sappiamo tutti. Ma la cosa grave è che quella follia viene usata per chiedere che altre cose siano vietate.
Il problema non è certo se Amato vuole credere a Babbo Natale, il problema è se nel nome di Babbo Natale convince la gente ignorante che c'è da aver paura e che alcune persone debbano essere perseguitate perché si deve aver paura di Babbo Natale.
Ma ormai senza freni, Amato aggiunge:
Noi stiamo smascherando questa operazione totalitaria e subdola del potere, perché non siamo in una democrazia ma siamo in una dittatura del pensiero unico, e ovviamente come in tutte le dittature gli oppositori danno fastidio. Io ricordo sempre che siccome siamo oggettivamente in una dittatura, dinnanzi alle dittature si reagisce soltanto in due modi: o con la convivenza o con la resistenza. Quindi dobbiamo cominciare a reagire a questa cosa qui prima che sia troppo tardi. Anzi forse è già troppo tardi. Quella signora evocava il nazismo... bhe, vi do un ulteriore elemento che è ancora peggiore di quello che vi ho detto prima.Sapere dove ci porta il progresso scientifico del gender? Ascoltate bene. L'anno scorso 2014, il servizio sanitario nazionale britannico ha definitivamente autorizzato l'utilizzo di un farmaco , un bloccante ipotalamico utilizzato per altre malattie, ma qui viene utilizzato per bloccare la pubertà ai bambini e dare più tempo per decidere se essere maschietti o femminucce.
Ovviamente anche in questo casso la notizia è fornita a metà, dato che il farmaco non viene dato «ai bambini» ma solo in particolari caso in cui i minori manifestano una sessualità non corrispondente al dato biologico e i genitori (quelli che Amato sostiene debbano poter educare all'odio i propri figli ma che evidentemente non devono poter essere liberi di pensare al loro bene) decidono si aiutare con una terapia che non porti alla formazione di caratteri che potrebbero dover essere rimossi al raggiungimento della maggiore età con danni fisici e pericoli per la salute. Ma Amato descrive la questione in un altro modo, sostenendo che:
Noi avremo ragazzi dei ragazzi di 16, 17 e 18 anni senza peli con la voce da donna e delle ragazzi di 16, 17 e 18 anni senza mestruazioni e senza seno. Cioè degli andogeni, dei transumani. Questa cosa sta dilagando. nel 2012 rispetto al 2011 i bambini che sono ricorsi a questa roba qui in Inghilterra sono 208, aumentati del 50% rispetto ai 139 bambini del 2011.E se qualcuno di voi pensa che questa roba sia una roba fuori di testa, per favore legga l'articolo del dottor Angelo Passariva, presidente del Movimento per la vita di Firenze che sul settimanale Toscana Oggi ha lanciato un grido di allarme. Ha detto che la Regione Toscana, su espressa richiesta per bloccare la pubertà all'ospedale Cariggi di Firenze, sta analizzando e valutando la questione. Anzi, per l'esattezza la questione è attualmente al vaglio del comitato etico regionale. Questo è nazismo. E lo vogliono far spacciare come il progresso sicentifico nel campo del gender. Che non esiste per i signori, però per il buisness -perché poi c'è dietro il buisness, attenti eh! Qui c'è un potere che è sempre il famoso potere di Pasolini, che pè questo potere che vuole imporre l'omologazione per cui siamo tutti uguali, senza distinzione tra uomo, donna- ed è pericolosissimo ed è nazismo.
Se è utile notare come questi personaggi citino sempre fonti a sé vicine per argomentare le proprie tesi, in un circolo vizioso in cui un gruppo di integralisti (curiosamente tutti sedicenti cattolici) si danno ragione a vicenda. Si torna così alle telefonate, con un ascoltatore che dice:
Buona Padania da Conte da Brescia. Io vorrei fare un ragionamento che sembra da fantascienza, ma visto che io ormai ho 73 anni, vorrei fare uquesto ragionamento qua. Voreri pare un passo indietro sulle famose scie chimiche. Siccome di fatto queste cose qui le sparano da nord a sud dell'Italia, io viaggio e le vedo veramente da nord a sud. E anche in Europa, le ho viste anche in Finlandia. Se voi guardate un tg dall'America, anche se fanno una ripresa del cielo le vedete. In pratica stanno bombardando il mondo con queste cose qui. Secondo me una cosa come le le scie chimiche, come questa cosa qui che state parlando voi del gender, se voi chiudere il cerchio c'è qualcosa di molto più in alto che secondo me è qualcosa di extraterrestre che gestisce le menti degli esseri umani che fanno queste cose qui. Questa visione qui non è terrestre, non è umana.
In tutta risposta il conduttore gli dice che «è per questo che su Radio Padania c'è una trasmissione che si occupa di ufologia». Poi incalza: «Certo è che noi pensiamo a quello che ci serve domani, dopodomani per vivere. Chiediamo di sapere se questo argomento gender, se i matrimoni gay, l'adozione, i bambini da parte di coppie gay siano una cosa più urgente del grave problema economico che stiamo attraversando, il lavoro che non c'è e tante altre situazioni che purtroppo sono gravissime. E forse magari anche qualche eprsona gay o lesbica che ccci ascolta oensa sia più importante in questo momento risolvere questi problemi. Poi, chiaro, ci sono le scie chimiche e c'è qualcuno che dice che ci sono cip sottopelle».
Si passa così alla telefonata di Leandro:
Senti, io ho fatto una conssiderazione. Adesso abbiamo tanti extracomunitari che arrivano dai Paesi dell'Africa che sono un po' mussumani mi pare. Questi qui se gli prendi un bambino e glielo trasformi in bambina, cosa pensi che possa fare quell'uomo lì?
Si è poi passati a parlare del Meeting di Rimini, sostenendo che i fomentatori dell'sieria gender siano stati vittima di «censura» dopo che qualcuno ha osservato che dal palco di CL alcuni dati scientifici erano stati alterati per sostenere le proprie tesi. Amato dice:
Io conosco molto bene questo domenicano che ha parlato. che è padre Carbone che è tutt'altro che uno fuori di testa. Anzi. Gli è stata fatta la solita operazione mistificatorie (ossia sono stati letti i documenti che erano da lui stati presentati con un significato alterato, ndr) ed è servota molto comoda perché qui non si deve disturbare il manovratore. Il gender è evramente diventato un tabù. E' un argomento assolutamente proibito ed è come l'alta tensione che se tocchi i fili, muori. Poi il sistema è sempre il solito. Siccome viviamo in questa dittatura del pensiero unico, il potere agisce con due scagnozzi di Repubblica, la magistratura e il buisness dietro. Questo è il cocktail micidiale del clima totalitario che noi stiamo avendo nel nostro Paese. E curiosamente chi sono stati i due, come i bravi di don Rodrigo, due giornalisti di Repubblica. Prima o poi arriva sempre il braccio armato della legge attraverso la magistratura.
Cioé, noi stiamo vivendo questa dittatura, amici. Vogliamo svegliarci? Vogliamo aprire gli occhi? Vogliamo reagire? Lo dico anche ai giovani. Dinnanzi a questo nuovo nazismo ci sono due modi: o i ragazzi si arruolano nella gioventù hitleriana oppure fanno come i ragazzi della rosa bianca, ribellandosi al potere anche a rischio di essere decapitati.
Noi dobbiamo decidere di reagire. Non possiamo essere passivi a questo regime. Attenzione. Perché poi c'è in gioco la libertà. Qualcuno parlava di pora di religione... ma quale ora di religione? Tra un po' la elimineranno. Qui c'è il problema della libertà di opinione. Facciamo passare quella porcata del ddl Scalfarotto che è l'estensione della Reale-Mancino all'omofobia. Poi vediamo quanti finiscono dentro.
Qui è finita. La cosa pericolosa Noi dobbiamo iniziare a chiederci prima di andare a letto quanto e che cosa siamo dispostia rinunciare per dimostrare che quello in cui crediamo è vero. Qui è finita. Soprattutto sul piano religioso. Poi dico sempre: a 400 chilometri da casa nosta, dalla Sicilia -se il mare fosse terra, tre ore di macchina- 21 ragazzi cristiani sono stati decapitati. Martirizzati perché cristiani. Questo hanno offerto il collo al boia dell'Isia invocando il nome di Gesù e noi, a tre ore di strada da quella cosa lì, di cosa parliamo? Di gender! Cioé, stamattina mi sento maschio o mi sento femmina? Vergogna!
Ma a provare vergogna dovrebbe essere lui, pronto a strumentalizzare un fatto drammatico per puntare il dito contro qualcosa che non ha nulla a che vedere con i fatti. È come se si osservasse che lui mangia mentre c'è gente che muore di fame. Non è una gara a chi sta peggio, è una questione di civiltà.
Interessante è anche come lui sostenga che un cristiano ucciso dall'Isis sia un martire, mentre un gay che viene gettato dal tetto di un palazzo attraverso l'ideologia che lui stesso predica non sia neppure da citate. E se davvero gli interessasse qualcosa di quei 22 morti, come spiega che mentre ciò accadeva lui era impegnato a girare l'Italia per tentare di alimentare una paura irrazionale che possa condurre ad impedire che due uomini possano sposarsi? È facile dire che gli altri nondevono occuparsi dei propri diritti se un cristiano viene ucciso, ma qui manca l'autocritica nell'omettere che lui non ha fatto nulla per impedirlo. Anzi, ben due telefonate hanno sostenuto che gli assassini di quelle 22 persone possano essere viste come interessanti alleati per la causa di Amato, indicandoci chiaramente come lui condivida il medesimo fanatismo.
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