Dopo 800 chilometri percorsi a piedi, il Cammino dei diritti è giunto a Roma
Da Torino a Roma a piedi per chiedere una legge sulle unioni civili che consenta alle coppie dello stesso sesso di potersi sposare. Era questo l'obiettivo dei partecipanti al Cammino dei diritti.
Partiti dal capoluogo piemontese il giorno di ferragosto, hanno percorso 800 chilometri lungo la via Franchigena per giungere al campidoglio nella mattinata di sabato. Come preannunciato, all'ultima tappa si è unita anche la senatrice Cirinnà, alla quale sono state consegnate le impronte delle mani raccolte in piazza a Reggio Emilia. L'onorevole ha assicurato che farà mettere a verbale in Commissione al Senato di aver ricevuto questo materiale, spiegando i motivi della manifestazione #mettiamo
Ad accoglierli in Campidoglio c'era il sindaco Ignazio Marino, che ha dichiarato: «So che avete percorso tantissimi chilometri a piedi per una battaglia importante. Da decenni il nostro Parlamento non affronta il tema delle unioni civili, che interessa la vita di tutti noi. Noi continueremo la nostra azione di moral suasion».
La tappa finale è stata raggiunta domenica, con il passaggio da Porta Pia per ricordare la laicità delle istituzioni.
Parlando del ddl Cirinnà, i partecipanti alla marcia hanno affermato: «Anche se questa legge non è ugualitaria e avrebbe bisogno di essere migliorata, è un primo passo e sappiamo quanto sia necessaria. A questo scopo abbiamo raccolto le videotestimonianze dei sindaci e della società civile. D'accordo con Monica, produrremo un DVD che daremo alle commissioni giustizia di Camera e Senato. Il Paese reale è pronto».
L'unica nota stonata di questa incredibile impresa è come Matteo Renzi non abbia ricevuto la delegazione del Cammino dei Diritti per impegni istituzionali. Se gli organizzatori sprizzano ottimismo nel sostenere che «la sua risposta non sarà incontrare la nostra delegazione ma arrivare a una legge che tuteli le coppie di fatto di qualsiasi orientamento sessuale», un po' di amato in bocca resta nel pensare a come abbia trovato il tempo per volare negli Stati Uniti per assistere ad una partita di tennis ma non per incontrare chi ha percorso 800 chilometri a piedi per chiedere uguali diritti.
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