Il legale di Morelli: «Denunceremo Fratelli d'Italia»

Fratelli d'Italia non è riuscita a contenere la notizia dei volantini anti-gender in cui hanno vergognosamente fatto uso di una fotografia realizzata in memoria di una transessuale suicida per alimentare l'omofobia. La diciassettenne Leelah Alcorn si tolse la vita nella notte del 28 dicembre 2014, spinta ad un gesto così estremo da una famiglia che non la accettava per ciò che era e che voleva cambiarla attraverso fantomatiche "terapie" proposte da integralisti cristiani.
Rosa Morelli, una 17enne di Bristol, celebrò il suo ricordo scattando una fotografia all'amico Alex Elliot. Lacrime e rossetto sbavato erano il segno di un dolore incolmabile, ma per Fratelli d'Italia erano solo uno strumento da sfruttare per cercare di far sì che altre transessuali dovessero soffrire a causa delle loro sconsiderata (ed altamente ideologica) crociata contro "il gender".
Ma non gli è andata bene. Persino la BBC ha dedicato ampio spazio ad un simile scandalo e la notizia si sta ora diffondendo per tutto il continente. C'è incredulità per l'accaduto, forse dettata da come non siano abituati a vivere in un Paese dove l'omofobia è istituzionalizzata, le mistificazioni sono considerate un diritto d'espressione e le regole vengono quotidianamente calpestate (così come già accaduto anche con i manifesti omofobi del Ncd, anch'essi in violazione delle regole internazionali sul copyright).

Ma non solo. Difficile è non notare anche i diversi toni utilizzati dalla stampa. All'estero si sottolinea l'illegalità è l'immoralità del gesto, in Italia la maggior parte delle testate hanno bollato il tutto semplicemente come «una gaffe». La poca attenzione data alla notizia viene testimoniata anche dalle modalità che portarono molti quotidiani a non premurati neppure di capire la notizia, come La Stampa che si lanciò nel sostenere erroneamente che «la giovane di quella foto è Leelah Alcorn».
Allo stesso modo appaiono offensive le timide scuse presentate da Giorgia Meloni attraverso un messaggio pubblicato su Twitter, nel quale afferma: «Foto volantino #FdlTrento errata e impropria ma giusta campagna #nogender scuole. Mi scuso io c tutti, non volevamo offendere memoria Leelah».
Come si può chiedere scusa mentre si rivendicano le condizioni che hanno portato una ragazza al suicidio?

Ma a farci sperare che un minimo di giustizia possa essere ristabilita è l'annuncio dell'avvocato Alexander Schuster, legale della fotografa inglese Rose Morelli, che afferma: «Denunceremo Fratelli d'Italia. Il termine "gaffe" per definire il loro gesto è davvero una parola mite».
Il giurista, ospite di "Legge o giustizia" su Radio Cusano Campus, ha poi spiegato: «Del volantinaggio di Fratelli d'Italia fuori dalle scuole trentine si è accorto l'Arcigay. È stata poi contattata Rose Morelli, la quale ovviamente è rimasta inorridita di fronte a questo gesto. È difficile immaginare che Fratelli d'Italia non sapesse che questa fotografia era stata scattata per una campagna contro le cure riparative, in occasione della morte infelice e tristissima di una persona che si è tolta la vita perché suoi genitori non l’accettavano e l'avevano costretta a seguire quelle terapie. Non posso entrare nei dettagli della denuncia, stiamo valutando. C'è stata una violazione del diritto di questa immagine. Ma è anche un fatto grave di natura morale, perché è stato stravolto il significato della foto. E vi è malafede, perché sul sito era chiaramente indicata l'origine e il significato di quella foto».


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