Il ministro Boschi ad Uno Mattina: «Approvazione del testo di legge sulle unioni civili entro il 2015»

È nel corso della trasmissione "Uno Mattina" che il ministro per i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, è tornata ad assicurare l'impegno del governo per l'approvazione del testo di legge sulle unioni civili entro il 2015. Una legge che è già stata defraudata da qualunque dignità e che, nonostante finisca con l'ufficializzare una cittadinanza di serie b per le famiglie formate da paresone dello stesso sesso, continua ad apparire ancora troppo discriminatoria per le destre integraliste.

L'associazione Anddos ha espresso piena soddisfazione per le parole rilasciate dal ministro, ma chiarisce che non abbasserà la guardia accontentandosi solo delle promesse televisive. Il presidente nazionale, Mario Marco Canale, sottolinea che «da sempre andiamo ribadendo che in Italia non possono esistere cittadini di serie A e serie B sul riconoscimento dei diritti o sulle proprie scelte di vita affettive. Niente più differenze, niente più discriminazioni: non accetteremo mediazioni al ribasso per interessi politici o giochi di potere. Solo uguaglianza sul tema diritti».
Riguardo all'emendamento che ha reso le unioni fra persone dello stesso sesso "una specifica formazione sociale", aggiunge: «Pur non intervenendo sulla sostanza della legge lemendamento approvato in Commissione Giustizia al pdl Cirinnà sulle Unioni Civili, concretizza le varie discussioni di agosto circa la volontà politica dell'opposizione di sottolineare con forza la distinzione tra matrimonio e unione civile. Sul piano simbolico possiamo dire che l'espressione "formazione sociale specifica" è una brutta definizione, auspichiamo che a questa modifica formale, che incardina definitivamente la legge sull'articolo 2 della Costituzione anziché sull'art. 29, non segua una squallida trattativa al ribasso sui singoli diritti che l'istituto dovrà garantire, che dovranno rimanere quelli del testo base. È necessario alzare un argine impenetrabile a qualsiasi trattativa in quanto, va sempre ricordato, con le unioni civili non si fa una mediazione di interessi, nessuno rinuncia a qualcosa, non togliamo diritti agli altri, bensì vengono garantiti diritti a chi non ne ha e l'intera società ne guadagna godendo di maggiore inclusione».


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