"Il Ring degli angeli" di Stefano Paolo Giussani

Nell'epoca in cui le Sentinelle imbrattano le piazze con un libro in mano, un gruppo di amici ha prodotto un libro per affermare la lotta all'omofobia. È così che è nato "Il Ring degli angeli", l'ultima fatica letteraria del giornalista, scrittore e blogger Stefano Paolo Giussani e la prima raccolta di racconti LGBT mai realizzata in Italia con un crowdfunding.
Nei sedici racconti di Giussani, a cui si aggiunge una fiaba scritta con due bambini, vengono raccontate storie di vita reali, esistenze che scorrono attraverso il tempo e attraverso i luoghi, dove alcune persone sono accomunate dal vivere la propria sessualità non uniformandosi alle regole sociali ma seguendo il cuore e l’istinto. Ne escono personaggi attinti alla fantasia, ma anche all'esperienza diretta dell'autore, per mostrare che non ci sono limiti alla declinazione degli affetti, a prescindere dalla condizione sociale e dalle circostanze. Tra i protagonisti ci sono pugili, minatori, soldati, uno scienziato, un tranviere e una manager; gente comune, esattamente come quella che ha sostenuto questo libro attraverso la campagna di crowdfunding. In un paese sulle cui piazze qualcuno dimostra di essere omofobo tenendo in mano un libro, altri hanno deciso di esprimere il loro convinto «No all'omofobia!» fornendo un aiuto concreto nella diffusione di pagine, a sostegno dell’idea che l’omofobia è incompatibile con una società che si definisce civile.

Lo stile narrativo di Giussani è molto vicino a quello del documentario e le vicende sono raccontate con una semplicità di linguaggio caratteristica del racconto per immagini, simile ai testi che l'autore riserva a canali tematici come National Geographic o History Channel.
Il titolo è preso in prestito dal più lungo e articolato tra i racconti presenti nella raccolta, scritto nel 2010. Il racconto, rivelatosi quasi profetico per il modo in cui viene trattato il rinnovamento che l'attuale pontefice sta apportando alle gerarchie vaticane, parla della storia della relazione tra una guardia svizzera e un giovane prete; sullo sfondo, una Roma tratteggiata con i profumi e l'atmosfera di una potente sceneggiatura.
Il testo dai contenuti che non disdegnano le ambientazioni epiche del west e quelle dei crociati, potrebbe tranquillamente trovare posto tra le letture dei ragazzi e diventare uno strumento per gli insegnanti per affrontare il tema delicatissimo dell’accettazione di sé e degli altri in un periodo complicato come quello adolescenziale.


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