Le unioni gay diventano "specifica formazione sociale" nel nuovo testo del ddl Cirinnà


Nei giorni scorsi Renzi ha annunciato che sulle unioni civili avrebbe eseguito gli ordini da Bagnasco, motivo per cui il testo è stato riscritto in modo da eliminare qualunque riferimento al matrimonio (che per legge verrà riservato ai soli eterosessuali sulla base di distingui basati su caratteristiche naturali delle persone).
Ed è così che il Pd e l'M5S hanno votato all'unanimità la modifica l'articolo 1 della legge, ridefinendo le unioni ghetto che saranno riservate alle coppie formate da persone dello stesso sesso come "specifica formazione sociale". Eppure quella definizione non è piaciuta a Lega e Area Popolare che si sono astenuti ritenendola non sufficientemente discriminatoria.

Dalle pagine di Repubblica, Maurizio Sacconi ha incalzato: «La definizione delle unioni civili come "specifica formazione sociale" appare come un disperato espediente causidico per distinguerle dal matrimonio ma, come abbiamo più volte detto, se un animale abbaia come un cane ragionevolmente è un cane. E la descrizione di questa "formazione sociale" è quella del matrimonio. Bene hanno fatto quindi i tre rappresentanti di Area popolare in commissione giustizia e la rappresentante della Lega ad esprimere un voto di astensione che, come è noto, nel Senato ha lo stesso significato del voto contrario».
Riproponendo uno dei tormentoni di Adinolfi, Sacconi ha anche aggiunto che bisognerebbe privare i figli dei gay dei loro diritti nei confronti del genitore non biologico perché «il figlio biologico ragionevolmente non è il raro caso dell'orfano di un vedovo o di una vedova ma è quello comprato comprando il corpo e le emozioni di una madre povera». La mistificazione della frase di commenta da sé soprattutto considerato come Sacconi paia non aver problemi nel riconoscimento dei figli non biologici di coppie eterosessuali (che ricorrono in numero assai maggiore alla maternità surrogata, senza che i loro figli siano puniti da chi spera di poter così discriminare i suoi genitori).

Dichiarazioni che ben sottolineano come lo smantellamento della norma da parte del Pd (dapprima con la ridefinizione ad istituto giuridico originario e poi con l'annullamento di qualsiasi equiparazione) non serva assolutamente a nulla, a fronte di un gruppo ideologizzato che pare pronto a chiedere sempre maggiori discriminazioni. Il tutto con il rischio che in aula sia presentato un testo inaccettabile anche se, perlomeno a detta di Renzi, i numeri ci sarebbero anche per poter portare a casa una legge civile anziché una simile porcata. Ma evidentemente la paura che il Ncd possa far cadere il governo è tale da ritenere che una poltrona sia più importante della vita e della dignità di migliaia di cittadini.
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