Padova, Bitonci: nuovamente "gender". Prospettive di dialogo?
Ieri sera il sindaco di Padova Massimo Bitonci, in quel di Conselve (paese in provincia di Padova), è intervenuto durante la festa della Lega Nord e ha nuovamente tirato in ballo la questione "gender".
Il primo cittadino patavino in merito ai "libri gender" ha detto (grossomodo, citazioni rielaborate): «Quei libri se li leggessero a casa loro, poiché la famiglia naturale è una e una soltanto, quella formata da uomo, donna e figli. Non possono imporre la loro cultura sulla nostra. Ogni buon padre di famiglia la penserebbe così. La scuola pubblica non si tocca».
In merito all'annullamento della lettura pubblica dei libri incriminati (che era in programma a Padova in contemporanea all'intervento del sindaco), Bitonci ha dichiarato: «Fortunatamente la lettura pubblica di questi libri è stata annullata, in quanto siamo usciti sui giornali manifestando la nostra contrarietà».
Il tutto condito da applausi scroscianti, standing-ovations, piedi battuti.
Alla fine del comizio mi sono avvicinato e ho pacatamente detto al sindaco Bitonci che le associazioni LGBT di Padova lo aspettano per discutere serenamente, in merito a questi temi così delicati in una città da 210 mila abitanti come Padova. Lui inizialmente ha sorriso, poi si è fatto cupo, mi ha stretto la mano e ha ringraziato. Rinnovo l'invito.
Le associazioni padovane sono quindi aperte al confronto con il primo cittadino, per un dialogo costruttivo attorno alle questioni di genere e di orientamento sessuale e alle istanze LGBT. Così non si può andare avanti, c'è bisogno di obiettività e di trasparenza. L'idea di famiglia "tradizionale" che la Lega Nord possiede siamo certi che non varierà e la rispettiamo come tale. Ma, dato che Massimo Bitonci è il sindaco di tutta Padova (quindi anche della Padova LGBT), è opportuno che i prossimi 4 anni trascorrano in un clima quantomeno respirabile. C'è bisogno di dialogare, seriamente e al più presto.
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