Padova: per i capigruppo è urgentissimo parlare di gender, ma poi si fa tardi e si rimanda il tutto
La prevista discussione della mozione omofoba presentata da Vanda Pellizzari Bellorini, intitolata "Mozione per vietare l'introduzione e la promozione nelle scuole della teoria del gender", non c'è stata. Alle 21.30 il consigliere Davide Favero (Lega Nord) ha chiesto che tutte le mozioni previste fossero rimandate alla seduta successiva.
L'assessore Umberto Zampieri (Pd) si è detto contrario alla richiesta, sottolineando come «furono i capogruppo di maggioranza, lo scorso giovedì, a chiedere che fosse invertito l'ordine del giorno, spostando in basso la mozione in cui si doveva discutere die problemi dei lavoratori dell'Ikea, con la motivazione che la discussione sulla teoria del gender fosse di somma urgenza. Noi non eravamo d'accordo.. I capigruppo hanno votato e allora trovo scorretto che ora non si affronti l'urgenza dichiarata 72 ore fa per questa mozione».
Con 17 voti favorevoli e 9 contrari, la discussione è stata rimandata.
Si evince così che le destre reputino che l'ostentazione della propria omofobia attraverso mozioni volte ad impedire il contrasto della violenza nelle scuole sia più importante che occuparsi dei lavoratori in difficoltà, ma che entrambi i temi non non sono reputate un'urgenza così impellente da stare lì a lavorare anziché andatesene a casa a guardare la TV.
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