Roberto de Mattei risulta fra i partecipanti al convegno segreto di Putin
Roberto de Mattei è il volto che sta dietro a pubblicazioni omofobe come Nocristianofobia, Radici Cristiane e Corrispondenza Romana (il sito che scriveva che «l'omosessualità non ha nulla di naturale, c'è un virus gay»). Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita , è stato editorialista delle ultime due testate mentre Berlusconi lo ha nominato Consigliere per le questioni internazionali tra il 2002 e il 2006. Tra il 2004 e il 2007 e dal 2008 al 2011, è stato anche vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche con delega per il settore delle scienze umane. Nel 2011 Radio Maria l'ha allontanato per le sue posizioni contro Bergoglio.
Il sito austriaco Profil lo colloca tra i partecipanti ad un convegno segreto (ora neanche più tanto segreto dato che viene citato persino da Wikipedia sotto la voce di Malofeev) tenutosi a Vienna l’anno scorso ed organizzato dall’oligarca russo Konstantin Malofeev, fondatore della St Basil the Great Charitable Foundation nonché datore di lavoro di Alexey Komov (che con Amato andava da cittá a città a diffondere la paura del "gender").
Oltre alla presenza dei who is who della destra europea, spicca come relatore principale il 52enne Alexander Dugin, il massimo teorico della creazione di un'Unione eurasiatica (poi fondata da Putin proprio in quel periodo). Il pensiero di Dugin prevede lo sviluppo di un «autentico, vero, radicale e rivoluzionario fascismo» per la Russia.
Nell'era di Putin Dugin ha fatto carriera ed è entrato nel comitato esecutivo dell'Istituto di Sociologia presso la prestigiosa Università Statale di Mosca. Ha anvhe contribuito alla fondazione del partito neonazista ed antisemita ungherese Jobbik.
Tra gli altri invitati all"incontro segreto spiccano anche Aymeric Cauprade (un politologo francese che vorrebbe creare un asse Parigi-Berlino-Mosca), Volen Siderov (capo del partito bulgaro Ataka), Ilya Glazunov (un pittore russo che vuole riportare la monarchia in patria), Sixto de Bourbon-Parma (un nobile spagnolo che mante contatti con estremisti di destra) e Marion Maréchal-Le Pen (la nipote del fondatore del partito francese di estrema destra Fronte Nazionale).
Non è chiaro perché Putin voglia queste persone al suo fianco, ma non è da escludersi una strategia volta ad indebolire l'Unione Europea dall'interno. Evidente è anche come tutte queste realtà paiano riconoscenti nei loro confronti, tant'è che sono tutti impegnati a difendere la Russia
contro sanzioni o azioni politiche. Ad accomunarle anche il tentativo di creare isteria verso l'inesistente «ideologia gender» teorizzata dalla propaganda anti-gay russa.