Tempi sostiene che i francesi non vogliano più i matrimoni gay, ma...
È attraverso un articolo intitolato "Alla maggioranza dei francesi non piace più la legge sul matrimonio gay" che il settimanale Tempi si lancia in uno dei suoi soliti attacchi al matrimonio egualitario:
La cosiddetta legge Taubira, fortemente voluta dal presidente socialista François Hollande, è stata approvata nel 2013. Ma il 54 per cento dei francesi non la vuole più, soprattutto adesso che è stata integrata con l’utero in affitto.
Se vi steste chiedendo se vi siete persi la notizia in cui si annunciava una legalizzazione della maternità surrogata in Francia, state pur sereni: non l'avete letta perché in Francia quelle pratiche sono tutt'ora vietate. Inoltre appare cusioso come si sosttolinei che Hollande sia socialista, quasi ad invitare i propri lettori a votare le destre se vogliono vedere un'omofobia istituzionalizzata. Ma tornando all'articolo di Tempi, leggiamo che:
Solo il 46 per cento dei francesi si è detto favorevole a «conservare la legge Taubira sul matrimonio e l’adozione per le coppie omosessuali con riconoscimento allo stato civile dei bambini nati all’estero con l’aiuto di una madre surrogata o con l’inseminazione artificiale», come è adesso.
Tra coloro che non vogliono più il matrimonio gay, il 22 per cento ha chiesto «l'abrogazione pura e semplice della legge», mentre il 32 per cento ha proposto di trasformare il matrimonio in unione civile «senza il diritto all'adozione piena».
Peccato che la notizia fornita dai media francesi appaia un po' diversa. Il sito ultra-cattolico Valeurs Actuelles ha effettivamente pubblicato i risultati di un sondaggio che "sosterrebbe" la contrarietà al matrimonio egualitario da parte del 54% dei francesi, ma al momento non è stato fornito alcun dato riguardo alla mettodologia utilizzata o al numero di intervistati. E non passa inosservato neppure come ad commissionare il tutto sia stata Frigide Barjot, ossia l'ex musa del Manif pour tous.
Dubbi riguardano anche la domanda che, così come riportato da Tempi, cita madri surrogate e inseminazioni articifiali. Peccato che in Francia entrambe le pratiche siano vietate e non è chiaro perché siano stete incluse nel quesito.
Jerome Fourquet, direttore del dipartimento di opinione e stetegia business della società che ha condotto il sondaggio, si giustifica sostenenddo che «le sue pratiche non sono incluse nella legge, ma la giurisprudenza derivante da questo testo permette il riconoscimento dello stato civile di bambini nati all'estero attraverso maternità surrogata o inseminazione artificiale».
Il 3 luglio 2015, la Corte Suprema francese ha effettoivamente convalidato, per la prima volta, la registrazione dello stato civile di due bambini nati in Russia da una gravidanza surrogata. Andrebbe però notato che i tribunali non si sono appellati alla legge Taubira ma ad una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo emessa contro la Francia nel 2014 in seguito al rifiuto di registrazione nello stato civile di due bambini nati mediante procreazione assistita.
Sunque, se per assurdo qualcuno provvedesse davvero ad annullare tutti i matrimoni celebrati e a strappare i bambini dalle mani dei loro genitori, le uniche adozioni ammissibili resterebbero quelle derivanti da una maternità surrogata. Ecco dunque perché la domanda è fuorviante.
Inoltre, solo poco tempo fa, la medesima società consusse il medesimo sondaggio per conto del sito di informazione Atlantico: in quell'occasione, però, i risultati furono assai diversi con un 68% degli intervistati favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso e il 53% propenso al diritto di adozione.
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