Unioni civili, il Ncd nega di fare ostruzionismo: «Da noi solo emendamenti correttivi»
La proposta di legge sulle unioni civili è paralizzato in commissione, vittima delle migliaia di emendamenti presentati e dell'ostruzionismo con cui alcuni senatori paiono intenzionati ad impedire una democratica discussione della norma. Attraverso un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, la relatrice Cirinnà ha sottolineato come il dialogo in commissione «mi sembra davvero impossibile: i senatori che fanno ostruzionismo non accettano alcun tipo di mediazione. Loro non vogliono proprio accettare l'idea delle coppie omosessuali. Non vogliono dare diritti alla coppia. A me non sembra possibile che nel terzo millennio si ragioni così. Sembra un ragionamento da Medioevo. Ma non è un pensiero soltanto mio».
Se già è sconfortante vivere in un Paese in cui i diritti umani vengono capestati nel nome del pregiudizio di quattro omofobi, inaccettabile è come i responsabili si prendano pure gioco delle loro vittime. È Il Secolo d'Italia a raccontare con soddisfazione come i deputati in questione abbiano strumentalizzato quella dichiarazione per chiedere che la senatrice sia allontanata. Lucio Malan (FI) accusa la Cirinnà di avere falsificato la posizione di chi si oppone al suo testo e l'ha invitata a rettificare l'intervista e a scusarsi.
Di Biagio (Area popolare) sostiene che la Cirinnà «scambia per ostruzionismo la presentazione di emendamenti correttivi, è un po' troppo faziosa per essere relatrice in commissione». Il riferimento è a tesi in cui si arriva a sostenere che le unioni far persone dello stesso sesso debbano essere considerate come «amicizie fra concubini». Carlo Giovanardi sostiene invece di aver ricevuto le scuse della Cirinnà.
E mentre i tre se la risono nel prendere in giro l'intelligenza degli elettori, appare ormai certo che la scadenza del 15 ottobre potrebbe non essere rispettata. Anzi, di questo passo potremmo tranquillamente ipotizzare che le unioni non verranno mai fatte e che l'integralismo cattolico farà in tempo ad ottenere la riapertura di forni crematori (così come i loro supporter già chiedono sui social network). il tutto con il contributo inaccettabile id sindaci pronti ad istituzionalizzanre la propaganda d'odio a scopo elettorale.
L'alternativa è andare in aula senza relatore, ma in quel caso si potrebbe persino veder sostitutito il testo con quello presentato da Giovanardi (e basato sul sostenere che le coppie gay non siano una coppia ma due singoli con diritti individuali al pari di coinquilini o amici).