Catania: coppia gay aggredita da un carabiniere. Ad indagare sanno i suoi colleghi

I fatti si sono svolti in un comune del catanese. Stando alla ricostruzione, due 24enni stavano passeggiando per il centro cittadino quando sono stati avvicinati da un carabiniere della locale stazione in abiti civili. Il militare li avrebbe dapprima provocati, poi sarebbe passato ad insulti espliciti: «Froci di merda chi cazzo pensate di essere, a 'sti froci di merda gli rompo il culo». Gli insulti sarebbero proseguiti anche all'interno di un panificio, dove uno dei due ragazzi è stato schiaffeggiato al volto dal carabiniere. Una volta intervenuto anche il fratello della giovane vittima, la situazione sarebbe degenerata in una sorta di rissa.
A quel punto i due fratelli hanno sporto querela nei confronti del carabiniere, sottolineando come questi fosse in evidente stato di ubriachezza. A testimonianza del loro racconto sono stati chiamati in causa anche numerosi testimoni.
L'inchiesta è ora in corso, anche se un aspetto lascia letteralmente a bocca aperta: le indagini sono state affidate ai colleghi del presunto aggressore. L'avvocato dei due fratelli ha così preso carta e penna e, in una lettera indirizzata al procuratore capo di Caltagirone, nota come «forse tale scelta non è molto opportuna».
Inutile a dirsi, vi sono numerosi subbi sull'obiettività che potrà avere nel condurre le indagini chi lavora quotidianamente spalla a spalla con l'indiziato, ancor più considerato come pare che il comandante della stazione si fosse già rifiutato di fornire le generalità del suo sottoposto dinnanzi alla richiesta avanzata dal padre delle due vittime.


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