C'è chi spaccia la menzogna per verità rivelata

Le preannunciate denunce del ministro Giannini verso chi crea odio sociale attraverso la diffusione si menzogne non sono mai arrivate e la sicurezza di migliaia di persone è sempre più minacciata dalla propaganda omofoba. Anzi, la totale assenza di qualunque forma di controinformazione da parte del Governo Italiano è ciò che sta legittimando un'ondata di violenza senza precedenti. Ed è in questo clima che l'integralismo continua a diffondere articoli che legittimino l'odio, creando paure verso le minoranze e armando la mano dei violenti.

Tra i front-man di questa campagna figura sicuramente Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita (a attivamente impegnato contro la legalizzazione dei matrimoni omosessuali già dal 2008, quando era ancora presidente della sede di Grosseto di Scienza & Vita e risultava legato uno ad staff di legali cristiani dell’Arizona, l'Alliance Defense Fund).
Ora è impegnato a tenere conferenze in cui ripete sempre le solite mistificazioni: alcune già contestate dalla magistratura, altre contrarie alla realtà scientifica. Eppure è evidente che a nessuno freghi nulla di cosa dica, ad interessare è il suo legittimare la discriminazione. Se non ti piacciono i gay e non vuoi che sia concesso a loro di vivere, allora basta andare ad una sua conferenza per potersi sentire legittimati ad odiare (e a tal proposito appare molto interessante il documento con cui il Sipsis dimostra il perché quelle tesi siano da ritenersi una frode ai danni dei cittadini).

Ma a legittimare la sua azione è quella stampa che continua a proporlo come un nuovo duce, al quale affidare le proprie coscienze per poter chiedere a gran voce che lo stato continui a legittimare la discriminazione. È ad esempio il caso di Marsala Viva, un giornale online che si è occupato a santificare Amato e a sostenere che non ci siano dubbi riguardo al fatto che si stia vivendo in «dittatura del pensiero unico» in cui chi odia i gay non può neppure vantare il suo sacrosanto dritto di diffondere menzogne che possano nuocere loro.

In un aberrante articolo, affermano:

Ieri sera all'Armony di Marsala, alla presenza di centinaia di persone, l'avv. Gianfranco Amato ha tenuto un lungo ed interessante incontro che ha impressionato tutti i presenti. E' in corso una forma di "colonizzazione" culturale alle quale assistiamo passivamente. Attraverso diversi canali, politici, giudiziari, normativi e culturali le teorie Gender hanno invaso il mondo ed il nostro Paese.
L'avv.to Gianfranco Amato ha prospettato -documenti e prove alla mano- non semplicemente che l'ideologia gender esiste ma che è una deriva dittatoriale già ben delineata, anche in Italia, come conseguenza del pensiero unico della cultura liquida in cui la società è precipitata. L’ideologia di genere (in inglese gender) è ideata dallo psichiatra americano John Money, il quale sostiene che la famiglia naturale e l’identità sessuale non sono immutabili ma relative, possono essere modificate o ignorate, in base ai desideri del singolo o ai progetti di “ingegneria” sociale.
Tutto questo è funzionale al progetto di omologazione imposto dalla globalizzazione che mira a cancellare ogni forma d’identità e di comunità. Un mutamento antropologico che trasformerà il genere umano in un gregge anonimo e persone consumiste, asessuate, individualiste, competitive, apolitiche, atee e drammaticamente sole. Le organizzazioni LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali) e le istituzioni che sostengono l’ideologia di genere cercano di imporla attraverso una campagna d’indottrinamento e di censura.
L’indottrinamento, prevede il controllo dei mass-media e un programma educativo rivolto a promuovere l’omosessualità nelle scuole di ogni ordine e grado.

Ricapitolando, le comprovate forzature vengono spacciate come verità documentate e si sostiene che nell scuole si insegnino le teorie di Money. Ma non solo. Ci si preoccupa di alimentare l'odio asserendo che i gay siano una minaccia perché «sostengono l'ideologia di genere» e «cercano di imporla attraverso una campagna d’indottrinamento e di censura». Il solo fatto che si possa andare in giro a raccontare simili favole dimostra quale censura sia imposta, a fronte di chi poi brucia i libri che insegnano il rispetto (giusto a rimarcare che se c'0è censura, l'origine è quella da cui parte quella strana e infondata accusa).

E se Marsala Viva è probabilmente una realtà che nessuno conosce, a rincarare la dose è l'Arcidiocesi di Agrigento e la sua conferenza di istigazione all'odio che vedrà protagonista il solito Gianfranco Amato. Con ii soliti tono allarmistici e terroristici, la diocesi fa sapere che:

Il Circolo “La Croce” di Canicattì, in collaborazione con l’ufficio di coordinamento del Dipartimento per la Pastorale della Curia Arcivescovile di Agrigento e con i gruppi ecclesiali della città, organizza una conferenza esplicativa sulle tematiche del Gender, con un accento particolare relativo all’aggressione che negli ultimi tempi sta subendo la scuola italiana da parte di organizzazioni che cercano di diffondere l’ideologia gender, con il rischio di trasformarla, come dice papa Francesco in “campi di rieducazione” .
L’avvocato Gianfranco Amato, Presidente dei “Giuristi per la vita”, presenterà il suo libro “Gender (d’)istruzione”, che è una disamina di casi reali in cui le organizzazioni lgbt hanno tentato di accedere alla formazione scolastica. Parlerà inoltre delle concrete modalità con le quali è possibile contrastare l’avanzata di questa ideologia.

Insomma, il contrasto alla violenza di genere è da ritenersi «un'aggressione» nei confronti di chi ha piacere nel vedere migliaia di ragazzi lgbt vittima di bullismo, così come si cerca si alimentare il panico sostenendo che «le organizzazioni lgbt hanno tentato di accedere alla formazione scolastica».


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