Il negazionismo di ProVita non risparmia neppure le vittime di omofobia


Ormai l'associazione omofoba ProVita non si accontenta più di propagandare l'odio attraverso la pubblicazione testi volti a sostenere che l'omosessualità non sia normale e rappresenti un rischio per la salute. Non gli basta più organizzare convegni in cui si sostenitrice che i diritti altrui siano «una minaccia» alle famiglie di chi già gode di quei diritti. E manco si fanno bastare l'acquisto di pagine pubblicitarie ricolme di menzogne con cui alimentare la violenza... ora hanno deciso pure di insultare le vittime di quell'omofobia che hanno contribuito a creare (anche con inviti espliciti ad adottare comportamenti che possano causare un numero maggiore di vittime).

Lamentando come la regione Puglia abbia aderito alla rete Ready per garantire maggiore sicurezza alle loro vittime, scrivono:

Il governatore ha dedicato la decisione della giunta «a tutte le persone vittime di omofobia e transfobia e in particolare alle vittime pugliesi di ogni forma di violenza e discriminazione, in nome di Antonio Intellicato».
Intellicato è il quarantenne di Cerignola che, secondo la propaganda Lgbt, si è suicidato lo scorso mese di luglio perché vittima di omofobia. L’uomo era stato oggetto di violenza, anche da parte del fratello, questo è vero. E non si può non condannare tutto ciò. Ma quali siano i veri motivi del tragico gesto, in realtà, nessuno può confermarlo con certezza. Da quanto sappiamo, infatti, Intellicato non ha lasciato alcun testo scritto in cui spiega perché si è suicidato. Ma l’importante è sostenere il movimento omosessualista. Il resto non conta. E le opposizioni stiano zitte.

Ecco dunque il negazionismo di chi diffonde omofobia e poi nega che la gente possa morire a causa loro. Se non c'è scritto nero su bianco che il motivo del suicidio è da attribuirsi a Toni Brandi (magari specificate pure il codice fiscale o questi diranno che è un caso di omonimia, ndr) allora la morte capita per caso e diventa ininfluente se una persona sia stata addirittura accoltellato dal fratello perché gay o se ci siano stati altri 19 tentativi di sudici tutti riconducibili allo stigma sociale di una comunità locale che non tollerava la sua omosessualità.
9 commenti