Regione Lombardia ha approvato l'ennesima mozione omofoba presentata dalla Lega Nord
Ancora una volta la vita e la sicurezza di migliaia di adolescenti lgbt viene messo a rischio da una mozione idologica che mira a legittimare e istituzionalizzare l'odio.
Il Consiglio della Regione Lombardia ha infatti approvato l'ennesima mozione omofoba volta ad alimentare isteria verso il contrasto alla violenza omofobicica, preoccupandosi anche di sostenere che una famiglia eterosessuale debba essere ritenuta superiore ad una famiglia omosessuale per diritto di nascita. In altre parole, nei palazzi del potere si è tornato a sentire l'eco di tesi di stampo fascista.
Il testo è stato presentato da Massimiliano Romeo (Lega Nord) ed appoggiato da tutti i consiglieri del suo partito (Federico Lena, Donatella Martinazzoli, RobertoAnelli, Fabio Rolfi, Silvana Santisi, Fabio Rizzi, Dario Bianchi, Pietro Foroni, Angelo Ciocca, Antonello Formenti, Jari Colla e Francesca Attilia Brianza).
Il capogruppo leghista ha voluto sottolineare come il testo non sia altro che una copia della mozione omofoba recentemente approvata in Veneto, sostenendo che l'intento sia quello di «fare in modo che la cosiddetta teoria del gender non venga insegnata nelle scuole lombarde e che il materiale divulgativo relativo a quest'ultima sia ritirato. Siamo preoccupati -afferma Romeo- per quanto accade in certi istituti ad opera di taluni sedicenti educatori che vorrebbero inculcare a forza nella testa dei nostri ragazzi idee strane e pericolose. Queste teorie infatti partono da assunti del tutto opinabili, quali l'incentivo alla masturbazione infantile, il superamento della famiglia tradizionale, vista come obsoleta, e il fatto che l'identità sessuale sia totalmente indipendente dal dato biologico».
Il fatto che le parole pronunciate dal consigliere non abbiano alcuna attinenza con la realtà e risultino una brutta copia della peggiore propaganda integralista viene facilmente spiegato nel costatate come il testo sia stato presentato con l'ausilio di Gianfranco Amato (presidente dei Giuristi per la Vita) e attraverso l'uso di materiale audiovisivo prodotto dall'associazione omofoba e filo-russa ProVita. Inoltre, dato che si contesta un qualcosa che non esiste, poco chiaro è anche quale materiale si intenda ritirare dalle scuole.
A completare il quadro ci penserà la conferenza di disinformazione del 17 ottobre, promossa dalla giunta leghista di Maroni e volta ad alimentare l'isteria e l'odio attraverso interventi a senso unico affidati a nomi noti dell'omofobia organizzata. A quel punto potremo avere la certezza che la Lombardia potrà essere considerata a pieno titolo una fucina dell'odio e un luogo sempre meno sicuro per gay e lesbiche.
Il M5S Lombardia ha votato contro la mozione e il consigliere regionale Paola Macchi ha sottolineato: «In Consiglio regionale la Lega Nord sta perdendo tempo a spese dei lombardi. Si insiste nel parlare di una teoria inesistente: non ha teorici di riferimento né un supporto bibliografico utile se non scritto da coloro che la contestano. La teoria gender è un'enorme montatura utile a fare terrorismo psicologico che confonde elementi come il rapporto tra sessi, la pianificazione familiare, l’educazione sessuale a scuole e le nuove famiglie lgbt che meritano diritti. È un minestrone assurdo e se vogliamo davvero proteggere i nostri figli dovremmo proteggerli dalle panzane dei politici e dalle falsificazioni del dibattito pubblico. L'educazione sessuale e l'educazione all'accettazione di ogni diversità a scuola oltre che utile è fondamentale per costruire una convivenza civile».
Gli ha fatto eco Iolanda Nanni, consigliere M5S Lombardia, che ha chiesto il voto segreto ed ha attaccato duramente la maggioranza: «Sono indignata, invece di parlare di case popolari, di sfrattati, di trasporti pubblici allo sfascio e di trasparenza noi siamo qui a parlare di cazzate. Siete degli agenti di disinformazione di massa. Il vostro delirio ideologico, la vostra bieca propaganda fondata sulla paura, è solo ostacolo alle politiche di parità di genere e vi serve per continuare a discriminare chi ha un orientamento diverso dal vostro».
Clicca qui per leggere il vergognoso testo della mozione.