Un selfie per uscire allo scoperto: la campagna Arcigay Giovani per il coming out day
In occasione del Coming Out Day, che si celebra l'11 ottobre, la rete Arcigay Giovani ha lanciato una campagna sulla visibilità delle persone lgbti. Un semplice click attraverso il sito www.comingoutday.it permetterà di sovrapporre all'immagine del proprio profilo social lo slogan "ho qualcosa da dirvi", l’incipit per antonomasia del coming out.
Il coming out, cioè l'atto di dichiarare pubblicamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere, è ancora oggi un tabù in molti contesti: sul lavoro, a scuola, nello sport, nei corpi militari, nella politica, in ambiente amministrativo. Esprimere senza reticenze il proprio orientamento sessuale e la propria identità ai propri genitori, figli o amici è un gesto che ancor oggi richiede coraggio. Ma anche amor proprio, perché significa accettare ogni aspetto emotivo ed affettivo di sé, presupposto indispensabile per relazionarci con onestà e serenità con le persone che ci circondano.
Il coming out non è un atto che si fa da soli, anzi sono molteplici i soggetti che ne sono coinvolti: c'è chi fa il coming out e ha bisogno di essere messo nella condizione di farlo senza paure, e chi riceve quella comunicazione e deve a sua volta produrre un feedback, in un’ottica di sostegno alla persona che si sta dichiarando. Lo scopo della campagna è quindi quello di stimolare il coming out come azione collettiva, sociale, responsabilizzando anche chi lo riceve a contribuire concretamente alla felicità di quell'atto.
Il coming out day, so è tenuto per la prima volta negli Stati Uniti l'11 ottobre 1988, in occasione dell'anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay. Alla campagna “ho qualcosa da dirvi” hanno già aderito : Arciragazzi, Federazione degli Studenti, Link, Rete della Conoscenza, Rete Universitaria Nazionale, Rete degli Studenti Medi, Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, CGIL ufficio nuovi diritti, CGIL politiche giovanili.