Chaoqui di nuovo nei guai: la Procura di Roma scopre che ricattava la famiglia Berlusconi
Continua ad aggravarsi la posizione di Francesca Chaouqui, tra le prime collaboratrici del giornale integralista di Mario Adinfolfi ed ora sotto processo in merito all'inchiesta sui «corvi» del Vaticano.
La donna che non si faceva problemi a fotografare di nascosto presunte famiglie omogenitoriali per denigrarle sui social network è or ala protagonista di una serie di scandali che metterebbero seriamente in dubbio la sua possibilità nell'elargire giudizi morali di sorta.
Nel giorni scorsi sono stati diffusi alcuni messaggi a luci rosse che si era scambiata con Monsignor Vallejo. «Sei depresso? Scopa, ti passa la tensione» avrebbe scritto la Chaouqui al prelato. Ed ancora, la la Chaouqui invita Vallejo ad andare in un paese in provincia di Cosenza: «C'è mia mamma, ti porta da S…. è perfetta, ed è una mia cugina, così può anche essere salvato il patrimonio genetico. Poi mi dici che ne pensi. 36 anni. Morbida». «Hmmmmm» è la risposta del sacerdote che sarebbe poi partito effettivamente alla volta del paesello, ed una un altro messaggio dalla Chaouqui avrebbe incalzato: «Martedì sera viene a casa tua a trombare. Ok?». In questo caso il prete ha optato per un secco «io no», ma la Chaouqui ha insistito: «Tu sei perfetto, S. è morbidissima. Perché non va bene?». «Lassa perdere. È brutta», è la replica. E la Chaouqui: «Ha detto lo psichiatra che devo farti divertire. Lunedì Negroni fino alla morte».
Ora, grazie ad un'inchiesta nata dalle indagini di Terni sul dissesto della curia locale e su una serie di operazioni immobiliari tra la compravendita del castello cittadino (che sarebbe stato acquistato dalla curia ternana attraverso un'asta considerata truccata), alcune intercettazioni telefoniche avrebbero portato all'iscrizione nel registro degli indagati della Chaouqui e del marito.
Avrebbe utilizzato ogni mezzo, qualsiasi notizia appresa in Vaticano per minacciare e ricattare le persone, vantando anche la nomina papale a membro della Commissione della Santa Sede per gli affari economici come arma di ricatto.
Tra le vittime ci sarebbero anche i fratelli Paolo e Silvio Berlusconi, minacciati di far accogliere le richieste di rogatoria presentate dalla magistratura nei confronti dell'ex premier. Parlando con la redazione de Il Giornale, la donna avrebbe anche indicato alcuni nomi di giornalisti che avrebbe voluto veder cacciati a causa di articoli a lei poco graditi. Ora è indagata, insieme al marito Corrado Lanino, per induzione alla concussione e intrusione informatica dalla procura di Roma.
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