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Per l'integralismo cattolico, anche l'ecologia è un "pensiero unico"

Non è facile comprenderne i motivi, eppure pare proprio che l'intero integralismo anti-gay mondiale non ami l'ecologia. La presa di posizione è forte, unitaria e violenta... manco ci fosse dietro un'unica regia che ha deciso di imporre quel pensiero.
Tra i primi ad aprire le danze c'è La Nuova Bussola Quotidiana, il noto giornale anti-gay che già dallo scorso novembre sta versando fiumi di inchiesto contro quella che ha ribattezzato l'«ideologia ecologica». In quell'occasione si scagliò anche contro il Vaticano, criticandolo per il suo appoggio alla Marcia per la Terra attraverso quella che loro definiscono «una sorta di ubriacatura ecologista che, aldilà delle intenzioni, omologa anche i cattolici all'ideologia dominante».
Tutte queste tesi sono poi state riprese anche in un successivo articolo, volto a criticare quello che questa volta viene definito come il «pensiero unico verde». Quel testo risulta molto significativo anche per la modalità con cui viene palesata la strategia comunicativa di quel sito: se nel loro attaccare i gay parlano di «pensiero unico», qui si parla di «pensiero unico verde». Se dicono che esista una «lobby gay» ricchissima che finanzi il fantomatico «gender», qui dicono che l'ecologia è un «orientamento politico» confluito in un filone «di matrice neo-malthusiana e darwiniana» che trova «potente sostegno in fondazioni che fanno capo a miliardari americani» e in un filone «di gruppi europei di ultrasinistra all'epoca non lontani dal terrorismo».
Non si manca poi di proporre la realtà come se fosse un'opinione, ad esempio sostenendo che «secondo questa corrente la popolazione umana sta crescendo a un ritmo insostenibile per le risorse della Terra». Il tutto per elargire la solita verità rivelata, ossia che «tutta la storia della presenza umana sulla terra dimostra che, anche se ci sono stati brevi periodi di squilibrio fra popolazione e risorse, l’equilibrio si è poi sempre ristabilito. E dallo squilibrio si è sempre usciti grazie alla straordinaria capacità dell’uomo di adattarsi all'ambiente, di scoprire nuove risorse e di avvalersene in modo ogni volta più economico e costruttivo. Oggi più che mai lo sviluppo e la fecondità devono essere responsabili, ma la strada per arrivarci è appunto quella della libertà e della responsabilità informate di ciascuno; non quella del blocco dello sviluppo e della crescita imposti dall'alto».
Insomma, vogliono decidere loro se i figli debbano essere educati o meno a gestire la sessualità e la prevenzione, così come vogliono decidere se inquinare o meno. Nessuno deve interferire o fare progetti per la popolazione se ciò può comportare un qualche impegno da parte loro. E se ciò non bastasse, arrivano addirittura a sostenere che l'aumento del riscaldamento globale porterà soldi e benessere a tutti dato che «nel passato storico il clima della terra è stato già diverse volte più caldo di quello della vigilia della rivoluzione industriale, ad esempio nella regione euro-mediterranea in alcuni secoli sia dell’età classica che di quella medioevale, e tra l’altro ciò ha coinciso con momenti di notevole sviluppo».

Questa è l'opinione di Cascioli, ma fargli eco è immediatamente giunto anche Mario Adinolfi. Parlando dell'inaugurazione del Sinodo e della campagna a sostegno della salvaguardia del pianeta, il direttore de La Croce tuona: «Ambiente sì, ambientalismo no, non siamo una costola di Greenpeace».

Sulla stessa scia incontriamo anche il circolo Christus Rex, ossia quella realtà veronese che scrive mozioni omofobe (in collaborazione con ProVita e Radio Spada) e che organizza eventi anti-gay insieme a Forza Nuova e Lega Nord.
Riprendendo un articolo apparso su un sito pro life americano (peraltro fonte di innumerevoli articoli pubblicati da Tempi), il circolo parla di uno «show anticristiano a San Pietro previsto per il giorno dell’Immacolata». Affermano che «Papa Francesco ha invitato i partigiani dei cambiamenti climatici e gli apologeti della teoria del controllo dell’espansione demografica a proiettare uno spettacolo luminoso sulla cupola di San Pietro a Roma». Il tutto per giungere ad asserire che:

I leader dei movimenti in difesa della famiglia e della vita nel mondo rimangono scettici riguardo all’agenda del Congresso di Parigi e all’intento di combattere il cosiddetto global warmig “antropogenico”. In particolare mettono in guardia di fronte alla costatazione che “salvare il pianeta” significa, tradotto dal linguaggio ambientalista, un’impresa anti-umana che ha per bersaglio nazioni società e famiglie.
L’evento, spacciato come “arte pubblica contemporanea”, è sponsorizzato da organizzazioni che portano nomi di divinità pagane greche e romane e che hanno interesse a propagandare il tema dei cambiamenti climatici. C’è anche un’organizzazione che sovvenziona direttamente gli aborti nei paesi in via di sviluppo.

Si apprende così che esistano dei leader mondiali dei gruppi omofobi (forse motivo per cui tutti i gruppi anti-gay italiani ce l'hanno con il Papa e il suo spirito ambientalista), così come pare il caso di sottolineare che i riferimento alla «sovvenzione degli aborti» riguarderebbero la Banca Mondiale in relazione alla promozione della contraccezione e alla lotta per la legalizzazione dell'aborto nei Paesi in cui le donne vengono costrette a morire pur mettere alla luce i figli (il che non è esattamente quello che la loro frase lasciava trasparire).

Anche in questo caso l'intero discorso è un preludio al sostenere che:

Lo spettacolo luminoso avrà luogo nel giorno dell’Immacolata Concezione, ossia della più importante festa mariana nella quale i cattolici celebrano il concepimento di Maria nel grembo della madre Anna senza la macchia del peccato originale. I cattolici hanno sempre guardato alla Vergine Maria come a un archetipo della Chiesa, proprio perché Ella, come primo tabernacolo, portò in sé Cristo e, quindi, lo fece nascere nel mondo. Nel giorno della sua festa più importante lo spettacolo di luce proietterà sulla cupola di San Pietro, un edificio che rappresenta Maria, immagini della terra e animali. Ciò equivale a un osceno oltraggio a Nostra Signora.

A completare il quadro arrivano poi i commenti dei lettori. C'è chi scrive che «Roma ha perso la fede ed è diventata la sede dell'Anticristo» augurandosi che «la Santissima Trinità con la Santa Vergine ci liberino al più presto da questi traditori». Un altro afferma che lo spettacolo organizzato al Vaticano sia «Una caricatura di Dio, predicata da una caricatura di papa e diffusa da tante caricature di preti. Nessuno sa fino a quando dureranno le afflizioni dei fedeli da parte di questa gerarchia indegna. Ci restano solo testimonianza e preghiera, sicuri che: non prevalebunt».
Immancabile è chi inneggia alla Russia di Puntin, domandando: «Intanto mentre sono schifato da questo pseudo-papa e dalla sua cricca, almeno politicamente posso aderire al Patriarcato di Mosca?». Poi aggiunge: «Non possiamo che guardare alla Russia come nuova aurora per il trionfo di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria SS.ma. Sicuro, a proposito di profezie, che da lì rifiorirà proprio la Fede cattolica».

Non manca chi la lanciato una petizione per chiedere le dimissioni del Papa, accusandolo di non essere sufficientemente integralista. Nella lettera indirizzata al pontefice si legge:

Un numero crescente di Cattolici, tra i quali anche diversi cardinali e vescovi, cominciano a riconoscere che il suo pontificato, anch'esso il risultato di un'elezione inaspettata, è parimenti causa di grave danno per la Chiesa Cattolica. È diventato ormai impossibile negare il fatto che Lei, Santità, non è in possesso delle capacità o della volontà di compiere ciò che è invece dovere di ogni Papa - secondo le parole del suo stesso predecessore: “Egli deve… vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all'obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo.”
Purtroppo, come dimostra il libello allegato a questa nostra Petizione, Lei ha dimostrato più di una volta un'aperta ed allarmante ostilità nei confronti degli insegnamenti, della disciplina e delle consuetudini tradizionali della Chiesa Cattolica, così come dei fedeli che cercano di difenderli, preoccupandosi invece di questioni sociali e politiche che esulano e trascendono dalle competenze di un Pontefice di Santa Romana Chiesa. Di conseguenza, i nemici della Chiesa si deliziano del suo pontificato, esaltandolo più di quanto abbiano fatto con tutti i suoi predecessori. Si tratta di una situazione insostenibile che non ha eguali nella storia della Chiesa.

Tra le accuse lanciate a Papa Francesco non poteva mancare una presunta eccessiva tolleranza verso l'omosessualità. I firmatari lamentano che il papa ne abbia parlato troppo poco mentre «queste gravi malvagità minacciano la sopravvivenza stessa della nostra civiltà». In un altro paragrafo aggiungono:

Dalle sue labbra, Santo Padre, non è uscita nemmeno una parola di biasimo o di attacco contro tutti i nemici delle dottrine della Fede, né per i deviati sessuali che infestano la gerarchia ecclesiastica di oggi. Al contrario, lei ha dichiarato “chi sono io per giudicare?” in merito agli “omosessuali” nel clero, in particolare quel famigerato prelato da lei stesso nominato direttore della Domus Sanctae Marthae e che dimostra di avere una disgustosa familiarità con la sua persona. Lei ha concesso udienze, largamente pubblicizzate, a deviati sessuali, inclusi transessuali ed omosessuali, organizzando tali incontri personalmente, via telefono. Lei ha riabilitato, e persino ricompensato con nomine prestigiose, alcuni teologi della liberazione,precedentemente sospesi e scomunicati da due dei suoi immediati predecessori, diversi promotori dell'omosessualità oltre che prelati che hanno insabbiato crimini sessuali compiuti da sacerdoti omosessuali.

Viste le premesse, siamo certo che la loro ideologia sia poi così diversa da quella dei terroristi che gettano i gay dai tetti dei palazzi?


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