Un vescovo greco afferma che dietro ai diritti lgbt ci siano «mostri sionisti»
C'è da chiedersi se all'interno della la Chiesa Ortodossa ci sia rimasto qualcuno che creda ancora nel messaggio di Cristo. Dopo il vescovo che invitava le folle a sputare addosso ai gay, ecco giungere notizia di un altri importante vescovo greco che ha parlato di «mostri sionisti» dinnanzi all'approvazione della legge sulle unioni civili.
Il vescovo Seraphim del Pireo ha sostenuto che il disegno di legge sulle convivenze sia il risultato della «guerra costante contro la vera fede» intrapresa «dal mostro sionista internazionale» che, sempre a suo dire, controllerebbe il governo greco. In una dichiarazione rilasciata al sito della metropoli del Pireo, il vescovo ha anche minacciato di rompere le ogni relazioni con qualsiasi politico greco sosterrà un progetto di legge.
Seraphim non è nuovo a commenti antisemiti. Già nel 2010 sostenne in diretta televisiva che gli ebrei avevano orchestrato l'Olocausto ed erano dietro la crisi finanziaria della Grecia. Ha poi cercato di difendersi dalle critiche sostenendo che quelle erano le sue opinioni personali e non rappresentano la Chiesa di Grecia.
Un recente sondaggio realizzato dalla Anti-Defamation League ha registrato come la Grecia abbia il più tasso di atteggiamenti antisemiti d'Europa, con il 69% dei greci pronti sposare opinioni antisemite.