Carlo Gabardini: «A che schifo di gioco state giocando voi che dite che volete cambiare la legge Cirinnà?»


L'integralismo cattolico non tollera che due gay possano vivere senza essere discriminati o picchiati. Hanno strenuamente difeso l'affossamento del ddl per la lotta all'omofobia, sostenendo che l'insulto e la mistificazione fossero diritti costituzionali. Hanno palato di «leggi liberticide» dinnanzi ad una norma che li riguarda e li tutela sin dal 1993, ma che non volevano potesse essere estesa anche ad altri.
Si sono poi inventati una fantomatica «ideologia gender» e dicevano che i bambini erano «in pericolo» perché qualunque li avrebbe obbligati a mettersi il rossetto o mutandine di pizzo. Ma poi hanno visto che la bufala dell'«utero in affitto» funzionava meglio e all'improvviso il "gender" è sparito dal dibattito. Non ci sono più rossetti o pizzi, ma bambini in lacrime strappati alle loro madri in Paesi in cui tale pratica è legale solo per le coppie eterosessuali. Si è persino assistito a scene in cui gruppi cristiani hanno festeggiato la notizia di una 19enne morta durante una gravidanza. Hanno ringraziato pubblicamente la Madonna per averla uccisa e per avergli permesso di poter usare il corpo ancora caldo per la loro propaganda. E forse basta già questo per comprendere come i loro riferimento alla religione siano falsi e strumentali, con vere e proprie bestemmie basate sullo sfruttamento del sentimento religioso popolare a fini politici e partitici. Ci dicono che Gesù è nato in un presepe griffato Lega Nord e che che è morto perché odiava i gay...
Anche le richieste non sono cambiate. Non ci si batte per un diritto ma per chiedere che i loro diritti siano negati ad altri. Si pretende che la stepchilp adoption, di cui godono dal 1982, non sia estesa a tutela dei bambini nati in famiglie che loro odiano. Ancora una volta si usano scuse per chiudere che i loro diritti siano mantenuti e che altri ne siano esclusi. E per questo si usano i bambini, trasformati in arme di propaganda neonazista.

Per compiacere quelle richiesta, alcuni senatori Pd si sono detti pronti ad escludere dalle tutele giuridiche tutti quei bambini nati in famiglie non eterosessuali, sostenendo debbano essere puniti per il loro vivere in ambienti "non tradizionali". Si discute se eliminare del tutto ogni tutela o se limitarle, ma l'obiettivo ultimo è garantire che le figlie di Adinolfi abbiano più diritti di loro (sempre che non facciano coming out,m in tal caso verrebbero spinte verso false "terapie" che hanno la capacità di condurre al suicidio la gente così come richiesto dall'arcivescovo Scola).
Gay.it ha fatto una cosa molto semplice: ha pubblicato i nomi dei senatori che vorrebbero tutto questo. È scoppiato il putiferio. C'è chi ha parlato di «squadrismo» e «di liste di proscrizione». Il Corriere della Sera ci ha anche informato che Gay.it sarebbe un «sito di notizie omosessuali», spiegandoci come i giornali italiani non abbiano neppure la più pallida idea del significato delle parole. Ma alla fine il messaggio era solo uno: i cittadini non devono poter sapere come si muovano i politici che sono pagati per rappresentarli, forse ben sapendo di come ci sia solo da vergognarsi nel colpire i più deboli solo per far bella figura con i vescovi.

A tal proposito è molto bello il commento pubblicato su Facebook da Carlo Giuseppe Gabardini, il quale scrive:

In questi giorni di avvicinamento alla discussione sulla legge di Monica Cirinnà sulle unionicivili, ogni ora esce una notizia fra il terribile e l'agghiacciante: è un voluto assedio di quelli che pensano che la famiglia sia roba loro e che le lesbiche e gli omosessuali debbano sparire perché in fondo sono malati, peccatori, ininfluenti.
Vorrei rispondere a tutti, perché ognuno di loro porta argomentazioni false, in cattiva fede, facili da confutare, pericolosissime e cariche di violenza e odio. Quando leggo che Dina Nerozzi e l'associazione ProVita affermano nero su bianco che “la RAZZA gay è innaturale”, mi viene da piangere. Ma non c'è tempo per spiegare a ognuno di questi sempliciotti, con un abbraccio, che hanno sbagliato epoca o forse pianeta.
Sulla questione dell'”arma della preghiera strutturata” per fermare la legge, rispondo domani dalle pagine di Vanity Fair Italia; ma or ora leggo dell'emendamento “cattodem” per bloccare la “stepchild adoption”, ovvero un documento firmato da 37 deputati del PD, che nuovamente raccontano la menzogna che la legge Cirinnà legalizzerebbe la pratica dell'utero in affitto.
Sanno benissimo che non è così. La “gestazione per altri” - che quelli che hanno problemi psicologici con la sessualità chiamano in maniera volutamente dispregiativa “utero in affitto” - in Italia è vietata e resterà vietata dopo la legge Cirinnà.
Quindi, a che schifo di gioco state giocando voi che dite che volete cambiare la legge per “giungere a una posizione unitaria da sottoporre a Ncd”?
Oggi Gay.it ha pubblicato i nomi e le foto di questa trentina di signore e signori del PD, i quali subito hanno reagito così: “Inqualificabile metodo squadrista quello di esporre liste di proscrizione con tanto di foto segnaletiche.”
E io mi chiedo: ma scusate, voi siete dei parlamentari che raccontate di battervi per una legge più giusta, non dovreste dunque essere felici che tutto il Paese sappia della vostra battaglia? Non dovreste andarne fieri? Se davvero fosse una lotta pulita, sana, saggia, se davvero fosse una questione di merito sulla legge e non un volgarissimo gioco politico sulla pelle di tutti gli omosessuali italiani, dovreste gioire del fatto che tutti sappiano quale volto e che nome avete, o sbaglio? Come mai vi vergognate delle vostre stesse facce?
Io, se riuscissi a far approvare la piena parità dei diritti fra persone eterosessuali e persone omosessuali, non solo sarei orgoglioso di avere, chessò, la copertina di Vanityfair, ma credo che la pretenderei.
Cari signori che vi siete fatti votare tra le file del Partito Democratico, voglio rassicurarvi: noi vogliamo vedervi in faccia, non per intimidirvi o proporre ronde, ma semplicemente perché non ci fidiamo di voi, non vogliamo ricascarci, non vi voteremo mai più, siete un manipolo retrogrado che sta tenendo in scacco il Paese da innumerevoli anni adducendo false motivazioni e credenze religiose, facendo soffrire quotidianamente milioni di italiane e italiani.
Io credo che decidere di non votarvi, faccia parte dei nostri diritti democratici, no?
Peraltro gli atti del Parlamento mi risultano essere pubblici, quindi sappiamo tutti chi siete, parlare di liste di proscrizione è nuovamente la vostra tanto amata menzogna e falsa informazione con la quale convivete ogni giorno. Oppure state pensando a un nuovo emendamento che secreti tutti gli atti del Parlamento per “giungere a una posizione unitaria da sottoporre a Ncd” ma che piaccia molto anche a Pinochet?
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