È FamilyFlop. Meno di 70mila persone prendono parte al FamilyDay dell'integralismo cattolico
L'integralismo cattolico pare avere una strana concezione della matematica, soprattutto quando si tratta di contare i propri supporter. Ed è così che gli organizzatori del Family day hanno voluto strafare e dichiarare che lì sarebbero state presenti due milioni di persone. Un numero folle, non solo perché il Circo Massimo non avrebbe mai potuto contenere una simile folla, ma soprattutto perché l'area era mezza vuota. L'impressione è che si sia sia voluto fare un ragionamento semplice: «Se nelle piazze a favore delle unioni civili c'era un milione di persone, allora perché non dire che siamo il doppio?».
Peccato che la sparata sia sembrata un po' eccessiva a tutti. Con un semplice paragone fra la folla del concerto dei Rolling Stone e quella di oggi (con tanto di un'area recintata per lavori di restauro), è Il Post ad ipotizzare che in piazza non potessero esserci più di 70 mila persone. E questo a voler esagerare, considerando equivalenti folle che equivalenti non sono: al concerto la folla era spalla spalla, qui seduta comodamente per terra; al concerto l'intera aria era piena, qui si notano ampi prati liberi...
Il dichiararsi due milioni di persone è apparso come un boomerang, con gran parte della stampa pronta ad etichettare il tutto come una «bufala». A crederci paiono solo quei politici che sperano di ottenerne un vantaggio personale. Ed è così che Maurizio Sacconi parla della «più grande manifestazione del dopoguerra per difendere costituzione formale e materiale». Maurizio Lupi sostiene di essere stato «al Circo Massimo con due milioni di amici per dire che la famiglia è una sola: padre, madre e figli».
A riportare un po' di buonsenso nella discussione è Fiorella Mannoia che, giusto per precisare, ha pubblicato un'immagine che ci mostra come appaiano 150mila persone (accertate, in quanto paganti) con un colpo d'occhio che lascia ben pochi dubbi sul fatto che i partecipanti al Family day fossero decisamente meno.
Ma non è finita lì. A screditare ulteriormente il comitato organizzatore è il messaggio letto dal palco ed attribuito al Capo di Roma. Peccato che, solo poche ore più tardi, l'ufficio del rabbino ha categoricamente smentito la veridicità di quel testo, asserendo di non aver mai mandato alcun messaggio. E poi, ovviamente, chi vede due milioni di persone in una piazza vuota o chi propone documenti mai scritti, è li per sostenere di essere gli unici a conoscere la verità rivelata. Andiamo bene...