Family day: anche gli estremisti islamici marceranno con Forza Nuova e Casa Pound
«Il Family day è la difesa della famiglia. Oggi il mondo è impazzito e con certe leggi si vuol condurre alla rovina il genere umano. Per noi, musulmani, tutti giorni sono family day». È quanto scrive l'associazione ProVita nel sostenere che al fianco dei cattolici ci sarà anche l'estremismo islamico.
Il pensiero che l'associazione di Brandi attribuito all'intero mondo islamico è in realtà il parere di Ben Mohamed Mohamed, presidente dell’Associazione Culturale Islamica in Italia e imam della Moschea Alhuda di Centocelle, a Roma. Un imam pronto a marciare con Forza Nuova e Casa Pound pur di impedire che l'amore altrui possa essere riconosciuto dallo stato italiano.
Di quella moschea Il Giornale scrisse:
Sono sospettati di avere legami con esponenti dell’estremismo islamico presenti nel quartiere di Centocelle. Il gruppo, come riporta Il Tempo, sarebbe arrivato tre anni fa per curare negli ospedali romani le ferite riportate durante la guerra civile ed erano ospitati negli alberghi del quartiere Parioli e nei pressi di Villa Torlonia.
Eppure ora vanno braccetto con loro perché utili a discriminare. Con la solita tiritera tipica della propaganda, l'associazione ProVita ci tiene a sottolineare che quella dovrebbe essere la testimonianza di come «non si tratta di posizioni confessionali, ma di semplice buon senso e ragionevolezza». Peccato che la loro posizione sia condivisa solo es esclusivamente dagli estremismi (religiosi e politici) e non certo da chi basa la propria opinione sulla ragione.
Si parte così dal sostenere che il Corano riconosca solo l'unione tra uomo e donna, si afferma che l'amore fra due uomini sia innaturale al contrario di quello eterosessuale, si afferma che riconoscere le famiglie diversa da quelle che loro ritengono le uniche meritevoli di tutele sia «follia».
Non mancano poi i cavalli di battaglia dell'integralismo cattolico, come il sostenere che «tutti gli studi scientifici e le ricerche affermano che il bambino ha il bisogno fondamentale di vivere con i propri genitori naturali. Con questi bizzarri progetti di adozione stiamo dando vita a “fabbriche umane” (basti pensare all’utero in affitto: donne che producono bambini come macchine. È la forma moderna di schiavitù…). Il tutto non per soddisfare il bisogno del bambino, ma il lusso di chi non vuole assumersi la responsabilità di fare dei figli. Penso che stiamo vivendo una fase storica in cui si cerca di legalizzare la distruzione del genere umano».
Senza voler fare inutili generalizzazioni (si badi bene che quella che ProVita sostiene sia il pensiero di una religione in retà è l'opinione di un'unica persona), fa tristezza osservare come comunità generalmente discriminate siano pronte a tramutarsi in carnefici quando hanno l'occasione di discriminare. Una posizioen assurda se si considera come ciò li porterà a marciare con chi li vorrebbe morti.