Il Consiglio regionale della Toscana approva una mozione a sostegno delle Unioni Civili
Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione a sostegno delle Unioni Civili. Il testo, presentato da Alessandra Nardini e sottoscritto da 23 altri consiglieri, esprime «piena condivisione dei contenuti del Ddl Cirinnà» e ne chiede un'immediata approvazione senza «ulteriori mediazioni a ribasso»
Riguardo ai passaggi sfruttati dall'integralismo cattolico per attaccare la legge, la Regione Toscana chiede la priena approvazione della stepchild adoption ricordando come si tratti «semplicemente della possibilità, per il/la compagna del padre/madre naturale, di adottare il figlio dell’altro, per concedere tutele e garantire il diritto alla continuità affettiva, perché, come ci ricorda anche l’appello lanciato da moltissimi giuristi, queste bambini e questi bambini esistono, non ci possiamo voltare dall’altra parte ma vanno tutelati. In sostanza si tratta di dare veste giuridicaad una situazione familiare già esistente di fatto. Non si introduce quindi l’adozione per le coppie omosessuali, né si incentiva l’utero in affitto. Si tratta semplicemente di un istituto giuridico che in Italia esiste già dal 1983, ma viene applicato solo alle coppie eterosessuali, e che il che con il ddl Cirinnà si vuole estendere anche a quelle omosessuali».
Alessandra Nardini commenta: «Si auspica che si mantenga, dal punto di vista contenutistico, l'attuale impianto di merito, inclusa la Stepchildchild Adoption quindi, affinché sia tutelata la continuità affettiva dei bambini. Credo che il Ddl presentato da Monica Cirinnà sia una buona legge, un punto di approdo equilibrato tra chi, come me avrebbe preferito una legge ancora più avanzata, e le varie sensibilità che ci sono; per questo ho ribadito la richiesta che non ci siano ulteriori mediazioni a ribasso. Il tempo dei diritti è adesso, siamo già troppo in ritardo, non si torni indietro!».