In migliaia in piazza a Milano. La Cappellini replica che Regione Lombardia sta con le Sentinelle
Decine di migliaia di persone hanno invaso piazza della Scala a Milano per chiedere l'immediata approvazione di una legge sulle unioni civili. Immediata è arrivata la replica di Cristina Cappellini, l'assessore lombardo che negli ultimi mesi ha guidato ogni iniziativa omofobica messa in atto dalle regione e che ora si sente legittimata ad insultare tutti i partecipanti attraverso un vecchio articolo propagandistico pubblicato nel 2014 da Tempi.
Attraverso la ripubblicazione di un suo vecchio commenti ad una strumentale ricostruzione fatta nel 2014 dal giornale ciellino di Amicone, la gran sacerdotessa ribadisce il suo disprezzo per chi si batte per i diritti di tutti: «Ecco i democratici -scrisse- quelli dei diritti di tutti e per tutti. Quella della tolleranza e del rispetto a senso unico. Non accettiamo lezioni di civiltà da queste persone incivili! solidarietà alle Sentinelle».
Difficile è capire il significato di un simile messaggio se non la sua totale chiusa alle migliaia di persone che chiedono apri dignità contro quelle poche decine che insieme a lei se ne stanno in piedi a rimuginare su quanto odino il prossimo.
Ma forse domandando è superflua a fronte di chi dovrebbe lavoirare per il bene dei cittadini, ma poi commenta con un «missione compiuta» l'accensione di scritte offensive che insultano la popolazione lombarda al solo fine di offrire un supporto istituzionalizzato a chi vorrebbe introdurre distinguo di stampo fascista volti a danneggiare chi ha un orientamento sessuale diverso dal proprio.
In suo aiuto è giunto Roberto Maroni, anche lui intenzionato a mancare di rispetto a chiunque abbia manifestato per l'eguaglianza die diritti. Attraverso Twitter, scrive: «L'Arcigay gonfia i numeri". Ma pensa, chi l'avrebbe detto?». A riprova della sua tesi pubblica un articolo di parte in cui si afferma che l'unico numero esatto sia quello fornito da Giovanardi, il quale sostiene offensivamente che «Città per città si fa fatica ad arrivare a 50mila».
Eccola la peggior politica italia,a quella che moltiplica i propri numero (Giovanardi si dice ancora convint che a Piazza Samn Giovanni ci fossero dieci volte le persone che la capienza fisica avrebbe potuto ospitare) ma sminuisce ideologicamente chi la pensa altrui. Il muro di chi si chiude gli occhi pur di sostenere che la propria ideologia debba essere sempre e comunque portata avanti, anche se minoritaria o basata su teorie che si sperava fossero morte con il nazismo.