La macchina del fango di ProVita: «La difesa dell’aborto è strettamente legata all'attivismo lgbt»
Pare proprio che l'associazione ProVita le pensi tutte pur di creare odio nei confronti delle persone lgbt. Ed è così che persino in un articolo dedicato alla Planned Parenthood finiscono con il sostenere che l'aborto sia colpa dei gay. Scrivono:
Nel report 2014-2015 l’organizzazione ha affermato inoltre che la difesa dell’aborto è strettamente legata all’attivismo LGBT, affermando che Planned Parenthood è fiera di garantire anche trattamenti ormonali per transgender in 26 centri dislocati in 10 Stati del Paese: California, Colorado, Maine, Montana, North Carolina, New Hampshire, Nevada, New York, Vermont, e Washington.
Ovviamente la verità è un po' diversa. Planned Parenthood è un'associazione statunitense che si occupa di educazione sessuale e contraccezione e contrasto all'obiezione di coscienza che rende certi servizi inaccessibili a chi vi voglia ricorrere. Tra questi c'è anche l'aborto.
Se ciò spiega perché ProVita non tolleri chi permette l'accessibilità a servizi che loro vorrebbero annullare attraverso l'inaccessibilità dettata dagli obiettori di coscienza, poco chiaro che cosa c'entro tutto ciò con l'attivismo lgbt.
Guardando il sito integralista statunitense che viene citato come fonte, leggiamo:
The report states that abortion advocacy is seamlessly tied to homosexual and transgender activism. "Planned Parenthood believes that reproductive rights are deeply connected to LGBTQ rights and is proud to be a provider of health care and information for so many in the LGBTQ community", the report says.
Ecco dunque che la frase che ProVita sostiene sia presente nel report non è altro che una frase scritta da un qualche giornalista. Nel virgolettato, infatti, si parla di «diritti riproduttivi» e non di certo aborto. Se poi si vuol ricorrere alla generalizzazione per cui qualsiasi attività svolta da una struttura sanitaria possa essere ricondotta alla pratica che meno si condivide (magari ritenendo puer che i termini possono essere intercambiati fra di loro) ecco che potrebbe diventare possibile far dire qualunque cosa a qualunque persona.
Chissà, magari anche l'autrice del pezzo sarà stata in un ospedale e magari in un altro reparto si saranno anche praticati aborti, eppure il sostenere che ci siano stretti legami tra l'autrice dell'articolo e l'aborto appare un po' troppo. Ma è proprio questo quello che lei ha cercato di fare, alimentando odio verso la comunità lgbt attraverso una correlazione che non è reale.
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