Altro che unioni civili, al Senato interessa solo difendere assenteisti e diaria
Ma chi se ne frega delle unioni civili e dei bimbi resi orfani dallo stato, noi vogliamo la diaria! pare che sia questa la vera priorità del nostro Senato, assai affannato nel cercare di difendere la prassi di lanciare il tesserino delle votazioni inserito anche quando assenti dall'aula, giusto per percepire la diaria anche senza aver raggiunto la percentuali di presenza richiesta.
Quando il presidente Pietro Grasso, ha ammonito l'Aula ed èa ricordato che «Per garantire il pieno e puntuale rispetto della disciplina per il rilevamento delle presenze, i senatori che si allontanano dall'Aula sono tenuti a portare con sé la tessera, e laddove non risulti la loro presenza durante la votazione, le stesse tessere saranno in via cautelare ritirate, salvo ordinare la restituzione una volta accertati i fatti, e per la giornata relativa al fatto contestato si dispone la detrazione della diaria».
Tanto è bastato per scatenare un coro si proteste, con un Giovanardi in prima fila nel chieder che le trasmissioni televisive siano spostate di giornata in modo da non perdere quella fetta di soldi. Nessuno ha provatoa prendere posizione contro gli assenteisti, invocando il diritto di essere pagati anche se assenti. Pare dunque questa la vera priorità del Senato.
E pare anche che il messaggio del presidente non sia giunto ai senatori, tant'è che per la votazione finale si è dovuto procedere alla chiusura delle porte per impedire un repentino rientro degli assenti, con tanto di chi ha fatto notare che l'ex presidente Napolitano era assente nonostante il suo tesserino risultasse inserito.