I lacci rainbow che fanno tremare l'integralismo cattolico
I nastri arcobaleno di Sanremo hanno rappresentato un vero terremoto per l'integralismo cattolico, da sempre impegnato ad auto-proclamarsi maggioranza attraverso strumentalizzazioni e giochi di specchi dove ciascun integralista parla a nome di decine di sigle fittizie. L'iniziativa lanciata da Luca Finotti e Andrea Pinna ha sfatato quel mito, mostrandoci un'Italia che chiede uguaglianza e pari dignità per tutti.
L'isteria che si è scatenata tra le fila dell'integralismo mostrano chiaramente come alcuni personaggi temano la verità, tant'è che l'unica arma a cui hanno saputo ricorrere è la denigrazione, l'insulto e l'invocazione della censura. Adinolfi ha richiesto un intervento di Renzi al fine di imporre agli artisti di non poter indossare nulla che potesse ricordare l'arcobaleno, Il Secolo d'Italia ha parlato di «straccetti multicolori», ProVita ha cercato di sostenere che le minoranze non abbiano diritti.
Alla fine hanno cercato persino di attaccarsi al fatto che a vincere sia stato un gruppo che non ha esibito alcun nastro a rappresentanza quella che loro definiscono «famiglia normale» secondo crismi in cui l'integralismo spera di far percepire come "anormale" qualunque famiglia in cui un uomo non abbia una scuderia di olgettine o una donna non vada ad una convention integralista per annunciare fieramente di essere rimasta incinta al di fuori del matrimonio. Ma anche in qual caso, la loro felicità è durata poche ore dato che gli Stadio si sono pronunciati a sostegno delle unioni civili.
E l'onda è proseguita anche dopo il festival, con un'invasione dei nastri arcobaleno anche negli studi di Che "Tempo che fa" e di "Domenica Live", dove a sfoggiarli sono stati rispettivamente Luciana Littizzetto e Barbara D'Urso. Ed ancora, è "Domenica in" ad aver mostrato un intero servizio dedicato alla celebrazione di tutti gli artisti che hanno sfoggiato il loro supporto alle unioni civili, in quello che appare come un Paese che sta cambiando anche mentre l'integralismo cattolico gioca a farlo percepire come medioevale.
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