Il Ncd ora pretende di togliere pure l'obbligo di fedeltà alle unioni civili
«Lo stralcio della stepchild adoption non è sufficiente. In questi momenti il Pd e il mio partito stanno lavorando per cercare di costruire questo emendamento in modo tale che non ci siano quelle equiparazioni al matrimonio che noi riteniamo incostituzionali». È quanto dichiara il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine di una visita alla Fondazione Santa Lucia a Roma.
Ed è proprio nella direzione di una totale distruzione della legge sulle unioni civili che Alfano e il ncd stanno lavorando. Ormai è stato per certo lo stralcio della stepchild adoption, chiesta a gran voce da quell'integralismo cattolico che non vuole che i bambini delle famiglie omogenitoriali possano avere le stesse tutele dei loro: li si priverà così di ogni tutela giuridica, non avranno diritto all'eredità né potranno contare sugli obblighi del genitore riguardo al loro sostentamento.
Ma non solo, fonti fonti parlamentar parlano anche di uno stralciato dell'obbligo di fedeltà previsto dal medesimo articolo 3 della legge.
I gay potranno unirsi civilmente e scoparsi la qualunque senza conseguenze sull'unione, giusto perché così i cattolici potranno sostenere che non siano fedeli come gli omosessuali (assai meno infedeli, ma più inclini a nascondere le loro scappatelle).
Alessandro Zan, deputato Pd membro della Bicamerale sulle unioni civili, non ha dubbi: «Il maxi emendamento del governo sulle unioni civili già stralcia la stepchild adoption. Modificare nel maxi emendamento anche gli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà significherebbe rendere la legge addirittura discriminatoria nei confronti delle coppie omosessuali e censurabile dalla Corte Costituzionale, e dunque non votabile».