La Regione Veneto torna ad attaccare la dignità dei gay con un patrocinio al convegno di Amato


I dati statistici mostrano come il Veneto sia una tra le regioni più omofobe d'Italia, eppure pare che l'amministrazione pubblica preferisca incoraggiare la discriminazione piuttosto che contrastarla. Si registra l'approvazione di mozioni omofobe, l'invio di una delegazione al Family day, incontri tra gli assessori e i nazionalisti anti-gay russi, l'invio di circolari terroristiche rivolte ai bambini dell scuole pubbliche, il tentativo di censurare qualunque libro non proponga la famiglie eterosessuale come se fosse l'unica possibile...
A tutto ciò va ora aggiunto l'ennesimo atto volto a legittimare la discriminazione attraverso il patrocinio che la Regione veneto ha dato all'ennesimo convegno di disinformazione che vedrà Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la vita, pronto a scagliarsi contro il fantomatico «gender» quale spauracchio per impedire qualunque azione di contrasto all'omofbia.
Quella a cui si sta assistendo ha tutta l'aria di una vera e propria persecuzione, con le istituzioni al fianco di chi vorrebbe imporre distinguo di stampo fascista nello stato di famiglia. Il tutto, peraltro, con il sospetto che questa continua aggressione alla dignità umana sia frutto di una convenienza prettamente politica dettata da come Amato promuova secessioni e fratture che paiono studiate per garantire benefici elettorali a partiti assai precisi.

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