Mario Adinolfi festeggia per aver privato dei bambini dai loro diritti
Mario Afdinolfi sprizza gioia da tutti i pori. Grazie a lui migliaia di bambini saranno privati dalle più basilari tutele e potranno tranquillamente essere abbandonati senza che possano vantare diritti. Non potranno avere l'eredità e saranno resi orfani dallo stato. Fiero di aver ottenuto quel risultato, è sui social network che Mario Adinolfi scrive:
"Salta la stepchild adoption" è il titolo d'apertura de La Croce. Protestano gli lgbt, ma la Cirinnà e gli altri loro rappresentanti nel Pd chinano il capo e oggi alle 13 all'assemblea dei senatori dem daranno il via libera al maxiemendamento Renzi-Alfano che l'articolo 5 e parte dell'articolo 3. Non basta. La posizione del nostro giornale è ribadita: ritirate questa brutta legge, che peraltro ora non piace neanche a coloro per i quali è stata fatta. Se Alfano dovesse votare la fiducia a un provvedimento che introduce in Italia le unioni gay, consentendo poi ai tribunali di usarlo per legittimare i diritti di filiazione tramite le sentenze, tradirebbe il mandato del popolo del Family Day. Ma intanto la stepchild non c'è più. Un gol alla volta.
Immancabile è poi la chiusura in cui Adinolfi chiede soldi in cambio della sua propaganda dell'omofobia. ma pensando ai contenuti, ecco che una violenza sui minori è ritenuto un «gol» da parte chi pare pronto a prendersela con i più indifesi al soli fine di colpire le persone a cui lui vuole negare il diritto all'esistenza. Si noti anche coma la sua richiesta sia già stata giudicata dai tribunali internazionali e ritenuta lesiva dei diritti umani.
Ma, soprattutto, non c'è alcuna logica in tutto ciò se non il compiacimento per aver distruttola vita altrui. Il ddl Cirinnà si sarebbe dovuto prendere cura dei diritti dei bambini già nati, non certo delle modalità di procreazione: il suo ritiro non aggiunge nulla, toglie soltanto.
In Italia la maternità surrogata è (e sarebbe restata) vietata, ma ciò non toglie che una qualsiasi coppia potrà comunque continuare ad andare all'estero per avere figli. Gli eterosessuali potranno recarsi in Russia, India o Ucraina, ossia in Paesi in cui la povertà delle donne viene sfruttata per garantire pezzi convenienti. Non è così per i gay, ai quali la maternità surrogata è aperta solo negli stati Uniti e in Canada (dove qualunque forma di pagamento è vietata).
Tutto ciò si potrà continuare a fare, con l'unica differenza che i figli delle famiglie eterosessuali si vedranno riconosciuti due genitori, quelle delle famiglie omosessuali uno solo. L'altro potrà andarsene di casa e il piccolo non potrà avere pretese nei suoi confronti. Potrà negargli l'eredità e il piccolo non avrà diritto alla legittima. Potrà andarsene di casa e per la legge italiana non sarà altro che un estraneo che abbandona un bambino che non è riconosciuto come suo figlio.
Cambia dunque qualcosa per gli adulti? No. cambia solo per i bambini, ora più esposti a rischi perché Adinolfi non voleva potessero avere le stesse tutele di cui godono le sue figlie. E dinnanzi a questa ignobile violenza sui minori, sostiene pure di aver fatto gol.