Presidio vuole andare sotto il Senato, bloccato dalla polizia
L'appuntamento era per le 16.30 e non c'è voluto molto tempo prima che Piazza delle Cinque Lune si riempisse di manifestanti indignati dinnanzi ai giochi di palazzo consumati sulla pelle della gente. Mentre i senatori discutono le modalità con cui peggiorare la legge sulle unioni civili ed istituire una evidente discriminazione di quei cittadini che hanno pari doveri ma minori diritti, la gente per bene ha voluto far sentire la propria voce e ricordare ai Senatori che è della loro vita che si sta parlando. Se Malan trova divertente proporre unioni celebrati via sms o se Giovanardi prova un perverso desiderio nel voler essere informato sui ruoli assunti durante i rapporti sessuali altrui, all'estero di quelle mura nessuno ride per quelle provocazioni continue che ledono la dignità stessa delle persone.
Un'ulteriore dimostrazione del disprezzo che il governo Renzi prova nei confronti dei cittadini si è avuta quando un cordone di polizia ha bloccato via del Risorgimento per impedire che i manifestanti potessero raggiungere il Senato al fine di far sentire la propria voce. come nei peggiori regimi, i contestatori vengono messi all'angolo mentre qualcuno decide delle loro vite.