Secondo ProVita, le unioni civili sono incostituzionali perché discriminano egli eterosessuali
L'associazione ProVita Onlus torna ancora una volta a sostenere che i gay debbano pagare le tasse per garantire privilegi agli etero, attraverso una forma di schiavitù che sostengono sia prevista dalla Costituzione italiana. In un articolo firmato a nome della redazione, asseriscono che «la prima seduta del Senato sul ddl Cirinnà, volto a legalizzare il matrimonio gay e conseguentemente le adozioni, si è conclusa con la scontata votazione contro le pregiudiziali costituzionali. Si sapeva: la maggioranza attuale che siede in Parlamento vota e ragiona secondo l’ideologia e i diktat delle lobby piuttosto che secondo ragione».
Insomma, sostengono che quel Senato dove c'è chi cita la Bibbia contro i diritti civili delle minoranze sia governato da quelle minoranze che vivono nell'unico Paese occidentale in cui non godono di alcun diritto civile. Praticamente dei dementi masochisti che governano il mondo ma non hanno il benché minimo diritto.
ProVita Onlus passa poi a spiegare che gli unici pareri a dover contare sino quelli di Giovanardi e Formigoni, i cui interventi vengono riproposti come dogmi di fede. Poi aggiungono: «C’è ancora la speranza, se la legge verrà approvata, che queste considerazioni vengano recepite dal Quirinale al momento della promulgazione o dalla Corte Costituzionale, al primo giudizio incidentale in cui sarà chiamata a esprimersi».
L'associazione passa poi a presentare come verità rivelata l'idea che sia incostituzionale garantire uguali diritti a tutti i cittadini senza privilegiarne alcuni sulla base del loro orientamento sessuale. Lamentano come Giovanardi non abbia potuto bloccare la legge in Commissione attraverso il suo ostruzionismo, sostenendo che la mancata discussione di 4.320 emendamenti sia una violazione dell'articolo 72 della Costituzione.
Si passa poi al sostenere che «il testo presentato in Assemblea configge direttamente con l’articolo 29 della Costituzione, perché le unioni civili tra uomo e uomo o tra donna e donna si sovrappongono, richiamando le norme del codice civile, al matrimonio previsto dalla Costituzione. La Corte costituzionale ci ha chiesto di applicare l’articolo 2 della Costituzione, sulle formazioni sociali, e non di creare un matrimonio di serie B. Quindi, i maggiori costituzionalisti italiani hanno bollato questo testo come incostituzionale». Come sempre il riferimento è vago, quasi si volesse impedire di verificare... peccato che i maggiori costituzionalisti sono convinti che il matrimonio egualitario non sia incostituzionale così come sancito anche dalla consulta
Ma ad essere un capolavoro di ipocrisia è la loro teoria nel sostenere che:
Se passa questa legge avremo il matrimonio tra uomo e donna, regolato dall’articolo 29 della Costituzione, avremo le unioni civili, esclusivamente tra uomo e uomo o tra donna e donna, con la reversibilità e tutti i privilegi del matrimonio, avremo le convivenze eterosessuali, regolate dalla seconda parte della legge Cirinnà, che valgono solo per gli eterosessuali non sposati. Quindi i due uomini o le due donne avranno diritto alla pensione di reversibilità, ma la famiglia di fatto, magari con due figli, non avrà tale diritto, che è previsto solo per le coppie omosessuali. Esiste poi una quarta categoria, costituita dalle coppie di fatto, che non fanno le convenzioni, né le unioni civili, e che avranno la protezione che la giurisprudenza già assegna a quel tipo di coppie. Avremo poi le coppie che vivono in una situazione di solidarietà, ma non sulla base di un rapporto d’amore, prendiamo ad esempio il caso della convivenza tra due vedove, che pure hanno diritto a veder regolati tali rapporti, e poi avremo i single. Dunque avremo creato un codice civile a fette, diviso in sei parti, e i magistrati dovranno districarsi in questo ginepraio di norme. Dunque, invece di parificare i diritti di tutti, invece di dare a tutti i non sposati la possibilità di fruire di diritti per l’assistenza, l’ospedale, l’affitto, la casa o la successione nell’impresa, si stabiliscono diverse categorie, l’una diversa dall’altra, in base alla situazione in cui si trovano.
Ovviamente si dimentica un piccolo particolare: due uomini o due donne che si sposano non sono semplici conviventi. E poi sono loro che sostengono da anni che i gay hanno già tutti i diritti che servono, allora perché ora sostengono che la legge gli garantirebbe dei diritti negati al altri?
Immancabile è anche la bufala su cui l'associazione ha basato la sua intera campagna id disinformazione e di istigazione all'odio, ossia il sostenere che i gay possano avere figli sono mediante la gpa. Una bugia enorme, ripetuta sino alla nausea per far percepire come vero ciò che è mera falsità ideologica di chi probabilmente venderebbe la madre (e non solo l'utero) pur di veder istituzionalizzata la discriminazione. Scrivono:
Una pregiudiziale di costituzionalità è che questo disegno di legge apre la strada alla compravendita di bambini e noi diciamo che i bambini non si comprano. Oggi una coppia uomo-uomo, può andare all’estero e portarsi a casa un bambino fatto con l’utero in affitto, e se il padre vero, quello biologico, muore, il tribunale, secondo l’articolo 44, lettera a), in vigore, può dare in adozione il bambino al partner superstite, anche se non è il padre, perché si può accertare che ci sia un carattere stabile di affetto fra i due.
Se passa invece il disegno di legge presentato dalla senatrice Cirinnà, chiunque, spendendo 80-100-120.000 euro, va a procurarsi l’ovocita con una selezione eugenetica in alcuni Paesi che garantiscono che la persona sia bianca, bella, alta, sana, naturalmente con contratti che prevedono l’aborto se le cose vanno male. Poi si prende una donna del terzo mondo o in Ucraina, che per disperazione e per povertà è costretta a vendersi, e dopo nove mesi questo bambino viene strappato alla madre, programmato come orfano, portato in Italia da due uomini che, se passa il disegno di legge Cirinnà, un minuto dopo chiedono l’adozione e diventano genitore 1 e genitore 2: un’infamia nei confronti delle donne che vengono sfruttate; un’infamia nei confronti dei bambini privati del diritto che il Comune di Roma, su iniziativa della senatrice Cirinnà, ha dato ai cani e ai gatti dei canili a cui non possono essere portati via i cuccioli per almeno quattro mesi, perché mancherebbe loro l’affetto della madre. Questo e quanto capiterà con questo testo.
Dinnanzi a chi utilizza questa propaganda da anni, inconcepibile è accettare che si sostenti l'ignoranza e il pregiudizio di certe sparate assolutamente false, L'ucraina, infatti, garantisce la possibilità di accedere alle pratiche di maternità surrogata solo alle coppie eterosessuali. Quindi quanto affermato è falso e propagandistico, inconcepibile nella realtà.
L'interminabile articolo torna a sostenere che Toni Btrandi è disposto concedere ai gay dei diritti individuali che non li riconoscano come coppia e che non considerino la loro formazione sociale utile alla società, sostenendo che siano così buoni a permettere qualche diritto se saranno trattati alla stregua di amici. E per legittimare tutto ciò, ci inia a sostenere che amici di amici sapevano cosa pensassero delle persone ormai morte:
Vorrei ricordare Aldo Moro e Amendola, e qui c’è il presidente Napolitano che ha conosciuto Amendola e la Iotti personalmente. All’Assemblea costituente, quando l’articolo 2 prevedeva che si garantivano i diritti dei singoli e delle formazioni sociali, Moro, Amendola, la Iotti e Fanfani presentarono un emendamento che diceva: non i diritti dei singoli e delle formazioni; loro sostenevano di non riconoscere il diritto del sindacato o del patronato o del partito, bensì i diritti dei singoli nelle associazioni; quindi i diritti di due soggetti che vogliono fare un’unione civile o di un uomo e di una donna che vogliono fare queste convenzioni, i diritti dei due singoli nella formazione sociale; non c’è il diritto della formazione sociale. L’articolo 2 venne emendato, la Costituente approvò la modifica e le formazioni sociali in cui si esplicita la personalità
Pura ideologia è invece la strumentalizzazione di sentenze che dicono altre cose per sostenere che:
E questo ci ha chiesto di fare la Corte costituzionale con la sentenza n. 10, dicendo che, neanche con la più grande fantasia del mondo un Parlamento, se non cambia l’articolo 29, può attribuire il matrimonio se non esclusivamente a un uomo e a una donna. Purtroppo il disegno di legge Cirinnà sconvolge la Costituzione e quello che la Corte costituzionale ci ha detto di fare.Il lato economico e le agevolazioni fiscali che devono riguardare solo alcuni cittadini (mentre a pagare la tasse saranno tutti) vengono riassunte nel sostenere che:
L’introduzione del matrimonio gay, anche sotto forma di unioni civili, viola gli artt. 29, 31, 3, 81 Cost.Innanzitutto, è l’insieme del provvedimento, soprattutto nella sua prima parte, ad essere in contrasto con gli articoli 29 e 31 della Costituzione; un contrasto patente, un contrasto forte, che non può che essere riconosciuto, laddove la Costituzione sottolinea che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio ed è chiamata ad agevolare «con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi».
Ed ancora:
È manifestamente violato l’articolo 81 della Costituzione, poiché c’è un’insufficiente copertura di bilancio, riferita alle norme sull'estensione della pensione di reversibilità.
Un diritto che evidentemente deve essere riservato a pochi, anche se tutti pagano uguali tasse con doveri identici e diritti differenti. Tutto quello che è stato sostenuto in questo articolo è stato respinto con una votazione del Senato ma, come spesso avviene nella propaganda, ciene presentato come verità assoluta nella speranza che qualcuno possa crederci.