Tra minacce e intimidazioni, ecco come gli integralisti usano i gruppi di preghiera a scopo politico
Continua senza soste al'uso politico della religione attraverso i sedicenti gruppi di preghiera che viaggiano su WhatsApp.
Messaggi inviati con il volto della Madonna di Medjugorje sono la modalità con cui la fede viene sfruttata dall'integralismo cattolico per segnalare siti che permettono di inviare messaggi simultanei a tutti i senatori, ovviamente al fine di pretendere l'affossamento della legge sulle unioni civili. Attraverso un form che non permette alcuna modifica del testo (sia mai che qualcuno potesse esporre idee diverse da quelle decise dai burattinai), le pie donne iscritte quelle lista potevano lamentare che il nuovo istituto-ghetto ideato per i gay «contrasta con la Costituzione che tratta in modo specifico la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio»; che la mancata privazione delle tutele giuridiche dei figli propone «un presunto "diritto al figlio" dell'aspirante genitore sostituisce il “superiore interesse del minore”» e che «l'approvazione del disegno condurrebbe alla pratica disumana della maternità surrogata». Insomma, gli soliti slogan presi dai soliti siti gestiti dalle solite persone. Il tutto per giungere a sostenere che: «Vi chiediamo di votare contro il disegno di legge, per ribadire che il matrimonio e' solo quello tra un uomo ed una donna, che i bimbi hanno diritto ad un padre ed una madre, e che una donna non può essere usata come incubatrice». Insomma, vogliono quello che Adinolfi gli ha detto debbano volere, anche se le richieste contrastano con i diritti altrui e con la verità stessa.
Il messaggio si concludeva poi con una minaccia rivolta ai senatori: «In ogni caso terremo buona nota della Vostra scelta in occasione della votazione sul disegno di legge, per le prossime consultazioni elettorali».
Nel gruppo di preghiera, sono poi giunti messaggi politici in cui si è detto: «Possiamo ancora vincere la battaglia per affossare il ddl Cirinnà giocando una carta molto importante e ciò chiedendo ad Alfano di togliere l'appoggio al governo Renzi». Si dice che «abbiamo appreso che lo striscione presente al Family day #renziciricorderemo ha allarmato molto il ministro Alfano che teme di perdere ogni prossima battaglia politica e poi di estinguersi. Noi possiamo fare leva si questo timore. Anzi, noi dobbiamo fare leva su questo timore. Inondiamo, sommergiamo, pressiamo senza sosta i canali ufficiali di Alfano. La vittoria della battaglia dipende dal nostro impegno che questa settimana dev'essere costante e ripetuto, perché il governo vorrebbe portare a casa la legge già mercoledì 10 prossimo».
Il messaggio si conclude con una intimidatorio: «Nessuno si senta esentato dal partecipare»
Poi, due giorni dopo, il gruppo di preghiera inizia ad occuparsi di Elton John e del Festival di sanremo, sostenendo che sia noto «per il suo matrimonio gay e per aver acquistato due figli attraverso l'affitto dell'utero di due donne». Ed è così che si invita a boicottare il festival per «manifestare il nostro totale dissenso verso questi spot gratuiti e unilaterali a favore di una legge che consideriamo dannosa per il nostro Paese». Immancabile è il riferimento ad una lettera che sarebbe stata spedita alla rai e a carlo Conti per le solite pressioni.
Non è dato di sapere come tutto ciò possa avere un qualcosa a che fare con persone che si sono iscritte ad un gruppo di preghiera, eppure è sempre più evidente come la religione venga strumentalizzata al fine di diffondere disinformazione ed ottenere burattini pronti ad obbedire agli ordini che la Madonna da loro. Ed è così che un piccolo gruppo trova persone sprovvedute pronte ad amplificare la loro voce sino a ricattare i politici attraverso il ricorso la minaccia di togliergli la poltrona (quindi all'unica cosa che realmente interessa alla classe dirigente dell'Italia).
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