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Unioni Civili, la Lega Nord sceglie l'ostruzionismo e non ritira alcun emendamento

La Lega Nord ha intenzione di utilizzare i suoi 5mila emendamenti presententi alla legge Cirinnà per minacciare ostruzionismo qualora tutte le loro richieste non siano assecondate. A dichiararlo in aula è il senatore Stefano Candiani. Nei giorni scorsi era stato ipotizzato uno stralcio di 4.500 emendamenti qualora il voto di costituzionalità fosse stato rinviato al dopo Family day. Così è stato fatto ma, evidentemente, l'accordo non verrà mantenuto.
Candiani sostiene che l'equiparazione di diritti fra persone eterosessuali ed omosessuali presenti «questioni di incostituzionalità» e che «non sarà certo la votazione di inizio seduta a togliere quell'incostituzionalità che è insita nel disegno di legge». Da qui l'intenzione di tenere in scacco il parlamento sino a quanto non verranno approvate «qualche centinaio di sane proposte che vanno a raddrizzare la legge».
Il senatore ha spiegato che: «Si tratta di emanare alcune norme giuridiche, di inquadrare alcune situazioni, cosa nettamente differente, dal nostro punto di vista, dalla famiglia che ha consentito a ciascuno di noi di venire al mondo. Infatti, piaccia o non piaccia, ciascuno di noi è venuto al mondo perché un uomo e una donna hanno procreato. Fuori da questa regola ci possono essere delle eccezioni che possono essere riconosciute, ma è cosa diversa dallo spingersi ad inserire, ad innestare temi come la genitorialità in una coppia che non è fatta da persone di sesso differente».
Poi paragonando i figli delle coppie omogenitoriali a degli OGM, ha aggiunto: «gli stessi proponenti della normativa al nostro esame, coloro che vanno molto leggeri su questi temi, poi impiegano ore e ore di dibattito per spiegarci che gli OGM sono una cosa da combattere e da tenere lontana come fosse la peste perché sono un'alterazione rispetto ad un percorso naturale e biologico che deve essere rispettato. Già: se si parla di carote, di lattuga, di ortaggi, gli OGM non vanno considerati; se si parla invece di figli si può considerare anche il chimico che in laboratorio costruisce quello che la natura non rende possibile».
La richiesta della Lega Nord è dunque quella di togliere «da questa legge qualsiasi riferimento alla famiglia naturale che deve essere cosa differente dal riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, e lo vogliamo fare togliendo da questa legge qualsiasi riferimento alla possibilità che possano esistere coppie con un figlio che non è nato da nessuno dei due genitori e non è stato adottato ma è stato costruito a tavolino».
In conclusione il senatore ha aggiunto: «Non voglio fare riferimenti biblici e non voglio rifarmi a versetti, ma dico che noi abbiamo il dovere di dare ai cittadini delle leggi giuste. Abbiamo il dovere di tutelare i cittadini rispetto a delle leggi ingiuste. Esiste nella nostra Costituzione il riconoscimento di una famiglia. Ancora prima della Costituzione, esiste un diritto naturale. Da quel diritto naturale non possiamo discostarci. Qualsiasi scelta che vada contro quel diritto naturale, sarà prima o poi comunque portata a pagamento. E chi pagherà prezzo saranno le future generazioni. Stiamo costruendo un Paese che non può rinunciare alle proprie solide radici e fondamenta, dando diritti a chi ha deciso di convivere, ma non dimenticando che, se oggi noi siamo persone vive ed esistenti, lo dobbiamo al fatto che alle spalle abbiamo avuto una famiglia. E la famiglia naturale non può in alcun modo essere scambiata con la convivenza delle coppie di fatto».


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