Unioni civili, le associazioni al M5S: «La vostra coerenza è un lusso a 5 stelle che pagheremo solo noi»
Pare ormai certo che sarà il M5S ad affossare la legge sulle unioni civili. Per mesi e mesi si sono subiti insulti, falsificazioni, accuse e tutto questo non sarà servito a nulla. L'integralismo già festeggia, sapendo che il Paese è oggi più omofobo e intollerante, a fronte di gay che non vedranno riconosciuto il benché minimo diritto e resteranno cittadini di sere b, peraltro costretti a versare contributi per finanziare i privilegi che saranno privilegio esclusivo di Brandi ed Adinolfi.
In questo scenario, le associazioni lgbt lanciano un ultimo appello al M5S:
Il Movimento Cinque Stelle, in poche settimane, è passato da un sì incondizionato alla legge Cirinnà –la voteremo nella sua interezza se non verrà stravolta, dicevano– alla libertà di coscienza sulla stepchild adoption per poi arrivare, ieri, agli applausi del centrodestra quando è stato annunciato che i senatori pentastellati non voteranno l'emendamento Marcucci, l'unica strada, al momento, che può assicurare l'approvazione della legge senza stravolgimenti.
È il tempo di decidere cosa vale di più: il rispetto di questioni di metodo o il rispetto della vita di milioni di cittadini e dei loro bambini. Dopo il tempo passato a chiedere a tutte le forze politiche di assumersi le proprie responsabilità, è ora che voi, che forza politica siete diventati, vi dimostriate davvero responsabili di fronte al paese. Perché le regole democratiche vanno rispettate e applicate per tutelare i cittadini, non contro di loro.
Non votare quell'emendamento significa aprire una autostrada agli emendamenti della Lega che hanno come unico e solo obiettivo quello di stravolgere la legge e renderla inutile o peggio deleteria per le nostre vite.
Non votare quell'emendamento significa lasciare le sorti della legge in mano a chi vorrebbe anche solo una legge di facciata per rispondere a quanto ci viene richiesto dalla Corte Europea dei Diritti Umani e dalla Corte Costituzionale.
Ai senatori del movimento consigliamo di farsi un giro sui social network per avere un'idea, anche minima, della delusione e della rabbia che le loro decisioni stanno provocando nella comunità Lgbt.
Ci appelliamo alla vostra libertà di pensiero e alla vostra coscienza: trovate, questa mattina, una soluzione per approvare questa legge.
Avete ancora un'opportunità per non passare alla storia come il movimento che è riuscito a negare i diritti dei gay, delle lesbiche e dei loro figli, per un calcolo politico miope e senza prospettive.
Ci appelliamo a ciascuno di voi: non prendete decisioni che peseranno per chissà quanti anni sulle vite di tante e tanti. Volete essere quelli che hanno affossato una nuova stagione dei diritti o quelli che l'hanno fatta fiorire?