La bufala dell'asilo che ha abolito la festa del papà
«L'unica famiglia è quella composta da eterosessuali che fanno figli». È questo lo slogan più ripetuti dai vari gruppi dell'integralismo cattolico. Probabilmente nella limitata di Mario Adinolfi questa affermazione dovrebbe servire a negare i diritti alle famiglie gay, anche se in realtà il leader dell'omofobia organizzata stia colpendo anche tante altre famiglie. I suoi insulti feriscono anche bambini che magari hanno parso un genitori o quelle coppi eterosessuali che non possono avere figli.
Ma dato che la priorità è riuscire ad ottener una poltrona nel Comune di Roma, ecco che a questa gente non gliene frega nulla di chi vanno a colpire: tutti sono sacrificabili che loro possono guadagnarci qualcosa. Ed è così che si va nella direzione in cui Adinolfi sta legittimando atti disgustosi come quello di andare da una bambina di tre anni per dirle: «Ciao bambina, visto che tua madre è morta nel darti alla luce, la tua non è più una famiglia e tu vali meno di noi perché non hai una mamma e un papà».
È più o meno quanto sta accadendo a Milano, dove Lega Nord e Alleanza Nazionale hanno aggredito un asilo del quartiere Isola sostenendo che avrebbe deciso di abolire la Festa del Papà perché due dei bambini che frequentano la struttura hanno due mamme. Tanto è bastato perché integralismo cattolico si buttasse a capofitto e creasse una intrigata rete di bugie volte ad alimentare odio sociale verso le minoranze: litri di inchiostro sono stati versati per dar vita alle illazioni più allucinanti.
Eppure, a sentire la scuola, quel fatto non si sarebbe mai verificato. «Nessuno ha avuto un’idea del genere -spiegano dal Comune- In realtà le maestre pensavano di celebrare la festa in modo diverso, per poter coinvolgere anche chi non ha un papà». E tra l'altro non è detto che chi non ha il papà viva per forza di cose in una famiglia arcobaleno.