ProVita e le Sentinelle preparano un mail bombing e liste di proscrizione contro il ddl Cirinnà
È l'associazione integralista ProVita a promuovere un mailbombing che sostengono possa servire per impedire l'approvazione della legge sulle unioni civili. Cliccando su un link prestabilito sarà possibile firmare a proprio nome una lettera che illustra l'ideologia di Brandi con tanto delle solite minacce che ormai paiono ricorrere in qualsiasi attività venga lanciata dall'integralismo cattolico.
Nella mail che verrà inviata ai membri della Commissione Giustizia c'è scritto:
Gentile Onorevole,
esprimo forte contrarietà al disegno di legge Cirinnà perché: individua un regime sostanzialmente identico a quello del matrimonio e contrasta con la Costituzione italiana; anche senza l’articolo 5 l’accesso all’adozione alle coppie omosessuali sarà riconosciuto per via giudiziaria; la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha affermato nel 2015 che “l’articolo 12 della Convenzione non pone […] l’obbligo di concedere accesso al matrimonio a una coppia omosessuale”.
Le chiedo di votare contro il disegno di legge e mi ricorderò della Sua scelta, in occasione delle prossime consultazioni elettorali.
Distinti saluti
La teoria è dunque che sia necessario impedire che i giudici possano riconoscere i diritti altrui e che una norma debba essere stralciata se non vi è un obbligo alla sua approvazione (fermo restando che ProVita parla di matrimoni anche se nella legge si parla di mere unioni civili, il tutto conducendo una battaglia ideologica contro un qualcosa che non verrà comunque garantito).
La paternità dell'iniziativa pare riconducibile al sito internet noallaleggecirinna.family che, stando ai registi pubblici, risulta registrato da un tale Carmelo Leotta di Torino. Probabilmente quello stesso Carmelo Leotta di Torino che Repubblica descriveva come l'avvocato con il megafono che dirigeva la manifestazione delle Sentinelle anti-gay nel marzo del 2014.
Dai siti collegati si giunge alla proposizione di form precompilati (e non modificabili) con cui inviare una mail ai parlamentari, nonché i soliti motti dell'integralismo: si sostiene che le unioni civili siano incostituzionali, violino i diritti dei bambini e non siano richieste dall'Europa. Insomma, la solita solfa ripetuta ad oltranza anche se la giurisprudenza e tutti gli enti preposti hanno già smontato quelle teorie.
Più inquietante è la lista di proscrizione (scaricabile anche in formato pdf, nella quela vengono indicati i nomi dei Senatori che hanno votato «sì» e «no» alla fiducia al maxiemendamento, con indicazioni riguardo al gruppo parlamentare di appartenenza e alla regione di elezione, «in modo da tenerne conto in occasione delle future consultazioni elettorali, a partire dalle prossime amministrative e fino al referendum costituzionale previsto in autunno». Per farla breve, si cerca di convincere i politici riguardo alla possibilità che possano perdere voti se non asseconderanno la loro volontà.
Per chiunque volesse esprimere un'opinione diversa da quella del pensiero unico catto-integralista, basta cliccare qui per inviare una mail ai parlamentari su cui ProVita e le Sentinelle intendono fare pressioni. Nel nostro caso non ci sarà alcun testo preconfezionato, dato che un'opinione ha senso solo se costruttiva e non certo se parte di un progetto in cui le persone vengono usate per amplificare le opinione di piccola una lobby violentata che spera di imporre il proprio volere attraverso meta propaganda e paure irrazionali.
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