Roma. Il popolo lgbt riempe Piazza del Popolo per chiedere pari diritti e uguali doveri
Il popolo arcobaleno ha sfidato il cielo grigio e il preannunciato nubifragio per riempire di colori Piazza del Popolo a Roma. Ancora una volta la richiesta era la piena parità: uguali diritti e uguali doveri per tutti, senza che un qualche Alfano voglia screditare alcune coppie togliendogli alcuni doveri o le umili privandole dei diritti che dovrebbero essere garantiti dalla stessa Costituzione.
«Siamo in piazza per rilanciare una battaglia di uguaglianza insieme alla società civile e all’Italia laica -ha dichiarato Marilena Grassadonia, presidente della Famiglie Arcolbaleno- Prendiamo quel poco che la politica ci ha concesso e auspichiamo che l’iter alla Camera si concluda rapidamente».
Dal palco si è parlato di uguaglianza, di diritti o anche solo di come non ci sia alcuna contraddizione nell'essere gay e cristiani 8anche se l'integralismo spera di farlo credere pur di usare Dio come arma di odio e di sopruso).
Alla manifestrazione aderito anche la Cgil, Telefono rosa, Amnesty international, Sel e Rifondazione comunista. Dal palco Susanna Camusso ha dichiarato: «Questa è una piazza che chiede di proseguire sui diritti civili straordinariamente connessi a quelli sociali e a quelli del lavoro. Quando c’è discriminazione dal punto di vista del riconoscimento civile, la ritroviamo anche nei luoghi di lavoro. Poi mi piacerebbe vivere in un paese del riconoscimento e delle diversità».
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