Scilipoti: «Non sono omofobo, è il diritto naturale a sancire il matrimonio eterosessuale»
Ci scrive la segreteria del senatore Domenico Scilipoti Isgrò in merito all'articolo "Il Senato della Repubblica spalanca le porte sue a chi vuole curare i gay?" pubblicato lo scorso 15 Marzo. In quell'occasione il senatore promosse un convegno che riunì personaggi come Giancarlo Cerrelli, Dina Nerozzi o Luca di Tolve, tutti accomunati dal cercare si sostenerete che l'omosessualità sia una sorte di "malattia" e che possa essere "curata" attraverso le screditate teorie di Nicolosi.
La segreteria chiede di pubblicare quella che viene presentata come la «posizione ufficiale del Senatore riguardo il discorso unioni civili - matrimonio religioso, che non ha nulla a che vedere con l'omofobia e di conseguenza legittima, in un contesto democratico di rispetto della libertà di pensiero»:
"Non ho alcun diritto di criticare le scelte o i gusti sessuali delle persone che, com'è sancito dalla Costituzione, hanno la libertà di autodeterminarsi e non possono essere discriminati in ragione dei propri orientamenti sessuali. Ma proprio in virtù di questa mia rigorosa osservanza della Carta costituzionale, continuerò a battermi affinché il matrimonio sia regolato in ragione del diritto naturale, che lo contempla solo nell'ipotesi che unirsi siano un uomo e una donna. Così come un bambino può nascere solo dall'unione di un uomo e una donna, e ha il diritto a crescere in un contesto che vede la presenza di un padre e una madre. È il diritto naturale a sancirlo, ed è un diritto che non può essere modificato da alcuna legge approvata dall'uomo". Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Domenico Scilipoti Isgró, durante i lavori del convegno "Omosessualità, percorsi interpretativi" che si è tenuto oggi a Roma, presso l'Istituto Santa Maria in Aquiro.
"Sull'omosessualità - ha aggiunto il parlamentare - mi sento in dovere di misurare le parole, dato il grande rispetto che nutro per tutti gli esseri umani. Non si tratta di essere politically correct, ma di ribadire che sono lontanissimo da qualsiasi forma di omofobia che da persona civile, ma sopratutto da cristiano, ovviamente non mi appartiene", ha concluso Scilipoti Isgró.
Ovviamente il diritto di replica permette a chiunque di poter precisare il proprio pensiero, anche se difficile è comprendere quale modo un senatore possa tirare in ballo i matrimonio religiosi o sostenere di non essere omofobo nel citare fantomatiche leggi naturali che garantirebbero maggiori diritti a determinati gruppi di persone (un po' come avvenne con la fantomatica razza ariana di epoca fascista).
Altrettanto interessante è come questa gente continui a definirsi cristiana, nonostante il dirsi tale non significa necessariamente esserlo. In fondo chiunque potrebbe andare in giro dirsi più bello di Brad Pitt, ma ciò non significa che lo sia realmente.