Ucraina. Duecento nazionalisti aggrediscono un gruppo di gay con fumogeni e sassi
Circa 200 militanti di estrema destra hanno aggredito decine di gay, con bombe fumogene e pietre. I fatti si sono svolti nella città di Lviv, in Ucraina.
L'attacco è scattato quando i rappresentanti della comunità lgbt stavano lasciando l'albergo dove era stato organizzato un evento a sostegno dei diritti civili di gay e lesbiche. Gli aggressori, alcuni dei quali a volto coperto, hanno gridato insulti e lanciato bombe fumogene, petardi, pietre e vernice verde.
Del tutto inutile è stata la massiccia presenza di agenti di polizia in tenuta anti-sommossa. Tetiana Mazour, direttore esecutivo di Amnesty International in Ucraina sottolinea come «nuovo attacco si verifica a causa dell'impunità degli aggressori, dal momento che il potere non vuole rispondere con forza».