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Condannato l'ebreo ortodosso che uccise una sedicenne al Gay Pride di Gerusalemme

Yishai Schlissel, l'ebreo ortodosso che a luglio dello scorso anno uccise una ragazza israeliana di 16 anni durante il Gay Pride della città, è stato condannato da un tribunale distrettuale di Gerusalemme. L'uomo è stato ritenuto colpevole di omicidio e di sei imputazioni per tentato omicidio.
I giudici hanno anche criticato l'operato della polizia, sostenendo che sia «inconcepibile» che l'uomo possa aver agito indisturbato nonostante fosse già stato condannato a dieci anni di carcere dopo aver accoltellato tre persone durante il Gay Pride Parade di Gerusalemme del 2005. L'uomo era stato scarcerato solo da poche settimane quando è tornato a colpire con inaudita ferocia.
Schlissel si è rifiutato di riconoscere l'autorità del tribunale, dichiarando: «Dio, il creatore del mondo, non vi ha dato il potere di giudicarmi e così io non sono interessato a fare domande o rispondere ad esse». Nonostante gli sia stato affidato un avvocato d'ufficio, l'uomo si è rifiutato di farsi rappresentare da un legale sostenendo che ciò avrebbe rappresentato un riconoscimento alla validità del procedimento giudiziario a suo carico.


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