Gianfranco Amato: «Io vittima di pregiudizio ideologico»


Anche i partigiani sono scesi in campo contro il patrocinio al convegno omofobo di Gianfranco Amato. Il politico ha deciso di rispondere a quelle critiche dai microfoni della trasmissione televisiva "Facciamo Piazza Pulita" in onda su Puglia Press TV. Il risultato ha del tragicomico.
Come consuetudine di una certa area integralista, anche Amato ha esordito con una buona dose di vittimismo adinolfiniano ed afferma:

Ormai siamo abituati. Dopo la croce rossa a Lanciano adesso ci si mettono anche i partigiani. Ci sono due cose incredibili rispetto a questi episodi di intolleranza, che certo indicano un clima non piacevole per questo Paese. Innanzi tutto c'è quello che io chiamo il classico processo alle intenzioni, ed è poco ragionevole. Come si fa a giudicare le affermazioni di qualcuno prima ancora di averlo sentito. Questo è tipico di un certo atteggiamento di pregiudizio ideologico.

In realtà ci sarebbe da domandarsi come si possa ritenere un processo alle intenzioni il giudizio espresso ad uno spettacolo teatrale che si ripete di sera in sera, sempre con le stesse parole e le stesse frasi. Si tratta di un'evidenza che viene prontamente dimostrata dallo stesso Amato che, alla domanda su cosa fosse quel fantomatico "gender" che è al centro della sua campagna elettorale, afferma:

Nel mio girovagare quotidiano per l'Italia ho capito che di teoria gender non sa niente nessuno. Anzi, c'è molta confusione al riguardo. Qualcuno la confonde con l'educazione sessuale, qualcuno la confonde con la parità di genere tra uomo e donna. E qualcun altro invece la confonde con l'omosessualità. In realtà la teoria gender non è nessuna di queste tre cose. È semplicemente l'idea per cui una persona è uomo o donna, maschio o femmina non in base a come è strutturato anatomicamente, ma in base a quello che sente di essere al momento. Perché è una condizione che può variare nel tempo.

Per puro divertimento potete ascoltare le affermazioni pronunciate nell'ottobre del 2015 da Amato ai microfoni del TGR, osservando come praticamente ogni singola parola venga ripetuta a pappagallo. Quando per mesi e mesi si ripetono sempre le solite filastrocche, non pare poi così azzardato lanciarsi nell'ipotizzare che cosa verrà detto durante un comizio politico.

Amato passa poi a sostenere che lui voglia fare solo informazione:

Non ho nessuna tesi da esporre sulla quale essere o non essere d'accordo. Io mi limito esclusivamente a mostrar dei fatti documentati con più di 250 slide. E sono disposto ad essere contestato slide per slide. Lo scopo dell'incontro che ci sarà il 25 aprile è meramente informativo. Io infatti illustrerò questi fatti senza commento.

Peccato che il commento arrivi ben presto:

Io mi limiterò esclusivamente a dire ciò che dice papa Francesco che non mi sembra certo un conservatore omofobo, quando parlando ai giovani ha definito il gender uno sbaglio della mente umana che crea confusione, quando ha definito il gender una bomba atomica, quando il papa ha definito colonizzazione ideologica paragonabile ai balilla e alla gioventù hitleriana. Spiegheremo che cosa intende Papa francesco quando al punto 56, che leggeremo e commenteremo, quando attacca l'ideologia gender che è appunto questo tentativo ideologico di svuotare la visione antropologica della famiglia, ma soprattutto indottrinare attraverso i bambini.

Esatto, dopo aver giurato che lui non commenterà nulla, dice che durante l'incontro spiegherà e commenterà fantomatiche "teorie gender" nel nome di Papa Francesco. Non male per chi sosteneva di voler fare informazioni senza sostenere alcuna tesi. Ma giusto per ribadirlo, Amato spiega anche che la sua tesi è che l'omosessualità e la transessualità non devono assolutamente essere ritenute secondo natura:

Che l'uomo sia uomo e che la donna sia donna, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Poi ad un uomo può piacere un altro uomo e ad una donna può piacere un'altra donna. E questo ci sta, poi chi l'accetta e chi non l'accetta. Ma che siano due cose diverse e che uno non può essere un po' uomo e un po' donna a secondo di come gli gira è un dato oggettivo. Tra l'altro che un bambino abbia bisogno di un papà e di una mamma, che la famiglia sia composta da un uomo e da una donna, che un essere umano nasca da un gamete maschile femminile non è né di destra né di sinistra, né laico né cattolico è un dato evidente di na-tu-ra!!! È un dato oggettivo di cui la natura non può tener conto. Qui siamo all'impazzimento della ragione.

Bhe, la scienza sostiene cose diverse e non vi è alcun dubbio che l'omosessualità sia perfettamente naturale come lo sono anche la famiglia gay. Il presentare la propria tesi come una assunto non è certo atteggiamento che fa ben sperare sulla sua dichiarata intenzione di cercare un confronto.

Poi, sul finale si torna a fare un po' di vittimismo e si paragona ad un regime totalitario chiunque non condivida la sua opinione o che chieda il rispetto della dignità umana. Stando ai fatti, è lui che chiede che alcune leggi non siano approvate nel nome della sue personalizzazione concezione, quindi non è chiaro come il dissenso possa essere ritenuto una violenza nel momento in cui non è certo lui la vittima:

Io tutti i giorni incontro centinaia di persone per aprirgli gli occhi. Tutti vengono convinti di sentir parlare di omosessuali e di adozioni gay. Non pronunceremo mai la parola omosessualità. Si parlerà soltanto di che cos'è l'ideologia gender. Non c'entra nulla l'omosessualità. Però vedete, il processo alle intenzioni appartiene ad un passato totalitario, di regimi occidentali e orientali, che sono stati sconfitti anche dal 25 aprile. Non si è fatta la resistenza per nulla. Almeno sentire, ma impedire sulla base di un pregiudizio questo mi sembra contro lo spirito del 25 aprile.

Sarà, anche se nei suoi comizi è solito sostenere che l'omosessualità sia un peccato gravissimo. Magari avrà saltato quel passaggio in quella specifica serata, ma da qui a sostenere che lui non parli di omosessualità mentre chiede che la legge contro l'omofobia sia affossata e che le unioni civili siano impedite, ce ne passa.

Non era forse lui quello che si dichiarava «fieramente omofobo» dalle pagine de Il Giornale così come i partigiani hanno sottolineato? E rintracciare quella frase non è certo complicato, dato che è il link di apertura della sua pagina Facebook. In un articolo del febbraio del 2014, affermò: «Se essere omofobo significa considerare l'omosessualità un peccato, ritenere che il sesso debba essere aperto alla trasmissione della vita, credere nei precetti della Chiesa, allora mi autodenuncio: dichiaro pubblicamente e con orgoglio ai funzionari dell'Unar di essere un omofobo».
Ma ovviamente ha ragione lui nel dire che anche solo pensare l'avvocato sia omofobo e che lo siano anche i suoi convegni è mero pregiudizio. Quanto sono malpensanti quei partigiani!

Fa anche sorridere il suo sostenere che sia pronto a mettere in discussione ogni singola slide, dato che i suoi comizi sono rigorosamente a senso unico e privi di contraddittorio. E tutti ricordiamo com'è finita ad Isola delle femmine, quando qualcuno del pubblico si è presentato con documenti alla mano con cui intendevano dimostrare l'infondatezza di alcune estrapolazioni. Si noti, infatti, come si sia sempre dinnanzi a slide che mostrano quel pezzo che interessa far legge, spesso dimenticando tutto ciò che lo contestualizza.
Opinabile è anche l'ipotesi che qualcuno abbia perso la vita per difendere la libertà di fare disinformazione allo scopo di danneggiare una parte della popolazione, ancor più se si vogliono introdurre quelli che hanno tutta l'aria di essere dei distinguo di stampo fascista volti a negare pari dignità ad alcune famiglie.

Clicca qui per ascoltare l'intervista ad Amato.
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